WASHINGTON (Rita Sparano) – E’ previsto per la giornata di oggi l’incontro alla Casa Bianca fra Donald Trump e il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in. Questi è volato a Washington con un solo obiettivo: convincere Trump ad incontrare Kim Jong-un, per porre fine al clima di gelo tra i due leader mondiali.
Incontro Trump-Moon, tensione alle stelle
Moon Jae-in rivestirà dunque un’altra volta il ruolo di “ambasciatore di pace”. Già in un’occasione l’uomo da solo era riuscito a compiere un passo avanti nel cammino di disgelo tra il leader coreano e il presidente USA. Ora che la tensione torna tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, Moon Jae-in scende di nuovo in campo.
Nell’ultima settimana Kim Jong-un ha infatti cancellato gli incontri con i funzionari della Corea del Sud e ha minacciato Trump di annullare il summit previsto a Singapore per il 12 giugno. Le dure decisioni del dittatore nordcoreano sono state la risposta alle esercitazioni militari congiunte delle forze americane con la Corea del Sud, in programma fino al 25 maggio. Per Kim Jong-un le esercitazioni costituirebbero infatti una provocazione nei confronti del Nord Corea. Kim si è così reso di nuovo indisponibile a sottoscrivere un accordo sulla denuclearizzazione deciso unilateralmente dagli Usa.
Denuclearizzazione sempre più lontana?
Dopo la minaccia di Jong-un, Trump, secondo la stampa americana, sarebbe rimasto “sorpreso e arrabbiato” dall’atteggiamento del leader nordcoreano. La denuclearizzazione sembra ora nuovamente essersi allontanata, considerato che il vertice di Singapore è messo seriamente in dubbio. Da parte sua, il ministro del Tesoro Steven Mnuchin ha assicurato ieri che Trump non avrebbe avuto alcun ripensamento sull’incontro con Kim.
Moon già nei giorni scorsi aveva già avuto una conversazione telefonica col presidente USA. Oggi la sua missione sarà, dunque, quella di convincere Trump a non tirarsi indietro e ad incontrare Kim Jong-un.
