MADDALONI (CE) – Un’escalation di violenze, minacce e vessazioni che avrebbe trasformato la vita di una donna e dei suoi tre figli minori in un incubo quotidiano. Si è conclusa, almeno per ora, con l’applicazione degli arresti domiciliari e del braccialetto elettronico la presunta condotta persecutoria di un quarantenne di Maddaloni, ritenuto gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personali ai danni dell’ex coniuge.
L’operazione, scattata all’alba di oggi, 28 novembre 2025, è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Maddaloni, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il provvedimento restrittivo è il culmine di una delicata e rapida attività investigativa, innescata dal coraggio della vittima.
Tutto ha avuto inizio quando la donna, stremata e terrorizzata, ha deciso di rompere il muro di silenzio e paura, presentandosi presso la Stazione dei Carabinieri di Maddaloni per denunciare l’ex marito. Agli inquirenti ha consegnato un racconto drammatico, fatto di anni di sofferenze psicologiche e fisiche. Ha descritto una vita vissuta in un perenne stato di angoscia e timore, non solo per la propria incolumità, ma soprattutto per quella dei tre figli piccoli, nati dal matrimonio con l’indagato, unione iniziata nel 2012 e poi naufragata.
Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, l’uomo non si sarebbe mai rassegnato alla fine della relazione. Questa sua incapacità di accettare la separazione si sarebbe tradotta in una serie di comportamenti violenti, vessatori e minacciosi. La vittima ha riferito di aver sviluppato gravi stati d’ansia, insonnia e una profonda paura persino a uscire di casa, terrorizzata dall’idea di poterlo incontrare.
Il quadro accusatorio, ancora in fase embrionale, è pesante. L’indagato avrebbe più volte aggredito l’ex moglie, sia verbalmente che fisicamente, spesso incurante della presenza dei figli minori, costretti ad assistere alle scene di violenza. In alcune di queste occasioni, le aggressioni avrebbero causato alla donna lesioni personali giudicate gravi. Un clima di terrore che ha spinto la Procura a richiedere un intervento immediato per tutelare la famiglia.
È fondamentale precisare, come sottolineato dagli stessi organi inquirenti, che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, pertanto, vige la presunzione di innocenza per l’indagato fino a una sentenza definitiva. La misura cautelare, inoltre, è stata adottata in assenza di contraddittorio tra le parti, una procedura prevista per situazioni di particolare urgenza e gravità. Sarà compito degli Organi Giudicanti, nelle successive fasi processuali, valutare l’intero quadro probatorio e accertare l’eventuale assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’uomo. Nel frattempo, il quarantenne si trova agli arresti domiciliari, con il divieto di comunicare con la persona offesa e l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico per monitorarne i movimenti e impedirgli di avvicinarsi all’ex coniuge.





















