NUOVA DELHI – Undici morti, tutti della stessa famiglia, dieci dei quali impiccati. Sembra l’incipit di un film horror, di un incubo. E’ solo la descrizione fattuale di una tragedia senza fine su cui si indaga nella capitale dell’India, Nuova Delhi. Un risveglio scioccante per tutto il paese: gli undici morti appartengono tutti alla stessa famiglia athia che gestiva nel villaggio di Burari alla periferia settentrionale di New Delhi una rivendita di alimentari e di legname. Intanto proseguono le indagini. Bisogna accertarsi se si è trattata di un tragico suicidio di gruppo o di un macabro assassinio.
In India impiccati e bendati. Suicidio o omicidio di massa?
Siamo a nord della capitale indiana e stamattina la polizia ha trovato 11 cadaveri in una casa. Dieci impiccati al soffitto, sei donne e quattro uomini, e una donna di 75 anni, l’undicesima, a terra, immobile e senza vita. Solo a raccontarlo, viene la pelle d’oca. Non si riesce a capire ancora se si tratta di un suicidio di massa. Il corpo dell’anziana a terra, suggerisce questa pista. Ma potrebbe trattarsi di un omicidio plurimo, con tentativo di depistaggio.
Il macabro scenario: occhi bendati e mani legate
I dieci cadaveri trovati impiccati con delle sciarpe ad una griglia del soffitto sono stati trasportati in ospedale per l’autopsia. Avevano tutti le mani legate dietro la schiena, cerotti sugli occhi e del cotone in bocca, forse per evitare urla. In giro, raccontano gli abitanti del luogo, nessuno si sarebbe aspettato un epilogo del genere. Era, a detta di tutti, una famiglia tranquilla e pacifica, senza nemici apparenti e in attesa di un matrimonio da celebrare a breve. “Aspettiamo la conclusione delle indagini”, ha dichiarato il governatore di Nuova Delhi Arvind Kejriwal, recatosi sul posto dopo un lungo faccia a faccia con gli inquirenti.