NUOVA DELHI – La morsa del maltempo non lascia l’area nord dell’India. Sono 13, al momento, le vittime causate dalle forti piogge che non accennano a diminuire. I pericoli aumentano e si teme per una diga nel Punjab. In molti sono rimasti intrappolati a causa delle cattive condizioni climatiche: da stamattina, tutte le scuole sono rimaste chiuse, mentre le strade restano impraticabili a causa delle piene che, nei prossimi giorni, potrebbero aumentare. E’ allerta rossa in Jammu&Kashmir, Himachal Pradesh, Punjab e Haryana con i cittadini barricati in casa, impossibilitati ad uscire.
‘Prigionieri’ salvati dall’aeronautica militare
Le vittime per il terribile maltempo di questi giorni sono 13. Un bilancio drammatico che rischia di aumentare in settimana, con la situazione che non accenna a migliorare. L’allarme è stato diffuso in tutta l’area nord. L’aeronautica militare sta facendo gli straordinari per evitare che altre persone possano perdere la vita a causa delle piogge abbondanti e delle piene. Stando ai media locali, nell’Himachal Pradesh 21 persone erano rimaste intrappolate, circondate dall’acqua. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato una strage. A mettere a rischio l’incolumità delle persone anche il pericolo frane, che nella giornata di ieri ha già stroncato la vita di cinque persone.
La diga di Pong a rischio: si valuta l’apertura delle paratie
Il rischio più grande, al momento, è rappresentato dalla diga di Pong, nel Punjab. I responsabili della struttura hanno già lanciato l’allarme. A causa del maltempo, l’acqua è in crescita da oltre 36 ore, superando ormai il limite della guardia. Il rischio è elevato e bisogna correre ai ripari per evitare una strage. Le autorità, assieme agli stessi responsabili della diga, stanno valutando l’ipotesi di aprire le paratie così da poter far defluire l’acqua in eccesso ed evitare che investa l’intera area causando enormi danni. La speranza è che l’ondata passi al più presto.
