NUOVA DELHI (Rita Sparano) – Un nuovo orribile caso di stupro sconvolge l’India. Una ragazza di sedici anni è stata violentata da un gruppo di uomini, che l’hanno poi bruciata viva. Il terribile episodio si è verificato nello Stato di Jharkhand, uno dei più poveri del paese, in particolare nel villaggio di Rajakendua, nel distretto di Chatra, come riferisce l’agenzia di stampa Ians.
Le dinamiche dello stupro
La ragazza era da sola in casa nel momento in cui quattro uomini ubriachi hanno spalancato la porta della sua abitazione e l’hanno costretta a seguirli. I genitori della giovane erano fuori, partecipavano ad una cerimonia di nozze. I quattro bruti l’hanno condotta a forza in un luogo deserto, lontano dal villaggio, dove hanno assalito a turno la povera ragazza. L’hanno riportata indietro al mattino. La famiglia di lei, atterrita, si è immediatamente mossa per denunciare gli stupratori al consiglio locale Panchayat (nelle zone rurali e arretrate il consiglio locale sostituisce la polizia e la magistratura). La condanna emessa dal consiglio contro il branco di violentatori è stata quella di pagare una multa pari a poco più di 600 euro.
La furia degli stupratori: per vendetta bruciano viva la loro vittima
La denuncia sporta dai familiari della povera sedicenne scatena però l’ira de suoi assalitori. I quattro si ripresentano in casa della ragazza per picchiare i suoi genitori, colpevoli di averli umiliati e per finire del tutto la loro vittima. La vendetta che mettono in atto è la più atroce: la ragazza viene arsa viva, sotto gli occhi della sua stessa famiglia. E’ a questo punto che il caso arriva ad una vera stazione di polizia, quella di Itkhori. Gli agenti immediatamente identificano i quattro killer, ma degli uomini finora ancora non c’è traccia.
In India lo stupro continua ad essere una notizia troppo frequente. Solo pochi giorni prima di questo ennesimo, efferato caso di violenza ai danni di una donna, un altro consiglio locale aveva condannato lo zio di una giovane ragazza che aveva violentato a pagare pochi spiccioli di multa, evitandogli così la giustizia penale.