Milano, 3 ott. (LaPresse) – “Si tratta di un disastro di proporzioni immani, i cui contorni si fanno ora dopo ora sempre più drammatici”. Lo dichiara Francesco Rocca, presidente della Croce rossa Italiana e della Federazione internazionale delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa. Ciò sul terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito l’isola indonesiana di Sulawesi e provocato uno tsunami che ha travolto persone e cose. Da Rocca anche un plauso al Governo, che ha risposto all’appello della Federazione con uno stanziamento di fondi. “Grazie al Governo italiano per aver disposto un finanziamento di emergenza a sostegno dell’azione della Croce rossa in Indonesia. Inoltre alla Regione Toscana, anch’essa attivatasi in supporto delle operazioni di assistenza in favore di chi ha perso tutto. La macchina della solidarietà internazionale è in movimento, sono oltre 200mila le persone rimaste senza nulla e che hanno bisogno urgente di ogni tipo di aiuto”.
i dati
Le testimonianze che arrivano direttamente dal distretto di Donggala, l’area più vicina al disastro, parlano di scene da incubo con edifici risucchiati e sopravvissuti terrorizzati, spiega la Croce rossa. Le squadre di soccorso della Croce Rossa indonesiana e le autorità governative sono riuscite a raggiungere le zone che hanno subito maggiori danni. Si lavora 24 ore su 24 per cercare di arrivare a tutte le comunità rimaste isolate per giorni. Per portare quanti più rifornimenti e soccorso possibili. La Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa(FICR) ha lanciato subito un appello, che fa seguito a quello dopo il terremoto a Lombok, per cercare di ottenere 22 milioni di franchi, fondi mirati a supportare un totale di 160mila persone per entrambe le emergenze e per i prossimi 20 mesi. Intanto, la FICR è intervenuta immediatamente con 750mila franchi, presi dal suo fondo di emergenza per i disastri per sostenere le operazioni della Croce Rossa indonesiana che, con quasi 200 persone tra volontari e staff, sta conducendo attività di ricerca e soccorso, fornendo assistenza medica, distribuendo beni di prima necessità.