Lombok (Indonesia), 29 lug. (LaPresse/AFP) – Morti e distruzione in Indonesia sull’isola di Lombok, paradiso dei turisti nota sia per le spiagge che per i percorsi in montagna. Un terremoto di magnitudo 6.4 ha seminato il panico e provocato frane sui sentieri di montagna, con un bilancio complessivo di 14 morti, fra cui cinque bambini, e 162 feriti. Migliaia le case danneggiate. A causa delle frane i frequentati sentieri di trekking sul vulcano Rinjani sono stati chiusi, ma non è stata emessa alcuna allerta tsunami. L’epicentro è stato individuato 50 chilometri a nordest della città principale di Lombok, Mataram, secondo quanto riferisce l’istituto geologico degli Stati Uniti Usgs. Dunque lontano dalle principali località turistiche, che si trovano nel sud e nell’ovest dell’isola. Ma il sisma è stato avvertito anche nell’isola di Bali, a circa 100 chilometri di distanza, dove non si segnalano danni.
le vittime
Fra le vittime ci sono dei cittadini della Malesia: uno di loro è morto e altri sei sono rimasti feriti. “Tutti si trovavano a piedi sul monte Rinjani”, ha fatto sapere il ministero degli Esteri malese, riferendosi allo spettacolare vulcano che domina l’isola. La donna rimasta uccisa, 30 anni, era in bagno quando l’intero edificio è crollato schiacciandola, riporta il New Straits Times citando un altro escursionista malese, Khairul Azim. Quest’ultimo spiega che anche il suo gruppo non ha potuto lasciare la zona di Sembalun perché molte strade erano state danneggiate. Feriti anche due turisti spagnoli, insieme alla guida locale che li stava accompagnando in montagna. Stavano andando dal lago Segara Anak a Plawangan quando durante il terremoto hanno cominciato a cadere su di loro delle pietre, raccontano i testimoni.