ROMA – “A fronte delle aspettative dei direttori di acquisto del settore manifatturiero, che per l’industria italiana non ci sia davvero nulla da festeggiare, lo conferma anche Confindustria, che ha stimato un calo della produzione industriale italiana a marzo del -1,0% e ad aprile del -0,5%, spiegando che i positivi risultati dei primi mesi dell’anno sono da attribuire in gran parte a fattori temporanei, soprattutto la ricostituzione delle scorte che le imprese avevano terminato per dare fondo ai loro magazzini e che tenderanno a rientrare già nei mesi primaverili.
La domanda interna, secondo Confindustria, si conferma inoltre debole e quella estera stenta a ripartire. Inoltre, le indagini qualitative condotte presso gli imprenditori manifatturieri e presso le famiglie, confermano un quadro sostanzialmente debole e con prospettive non favorevoli”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.
“Non capiamo quindi l’euforia dei due vice-premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio di fronte a questi dati e a quelli del Pil del primo trimestre, considerando che dalla lettura complessiva di questi, emerge una industria italiana ancora in recessione, con ridotte prospettive di miglioramento nel breve termine e con una crescita sempre vicino allo zero. E’ triste pensare che il Governo gioisca per un decimale di crescita in più. In passato, l’Italia era abituata a gioire per risultati ben migliori, quando ancora poteva competere con le altre economie dell’Eurozona”, conclude Brunetta.
(LaPresse)