ROMA – Industria, Brunetta: “L’indice manifatturiero ai minimi dal giugno 2013”. “Peggiora ancora la fiducia delle imprese italiane nel futuro dell’economia del nostro paese. Questa mattina, infatti, l’indicatore PMI manifatturiero dei direttori d’acquisto, uno degli indici anticipatori del ciclo economico più attendibili per valutare lo stato di salute dell’economia di un paese, è calato ulteriormente a 47,4 punti, rispetto al precedente 47,7. L’indicatore è sceso al livello minimo dal giugno 2013. Confermando così le aspettative negative espresse di recente anche da Confindustria. E lasciando presagire che anche il primo trimestre del 2019 non sarà affatto positivo per l’industria manifatturiera e, più in generale, per l’economia italiana”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.
“Nel comunicato stampa di IHS Markit – aggiunge Brunetta -, che ha accompagnato il rilascio del dato, si legge che per il sesto mese consecutivo sono peggiorate le condizioni operative del settore manifatturiero italiano. Si tratta dell’ottavo calo consecutivo su base mensile della produzione e la contrazione al tasso più veloce in quasi sei anni dei nuovi ordini industriali. “Dai dati raccolti si evince che le aziende campione hanno riportato l’ennesimo deterioramento sia della domanda nazionale che di quella estera”.
“Non solo le vendite totali sono diminuite per l’ottavo mese consecutivo, in aggiunta, la contrazione riportata è stata la maggiore in quasi sei anni. Inoltre, i nuovi ordini esteri sono diminuiti a marzo ad un tasso poco inferiore di quello record in quasi sei anni e mezzo di dicembre 2018″. E’ questa l’impietosa analisi riportata nel comunicato. Il PMI manifatturiero è crollato anche in Germania, a 44,1. Molto più dell’atteso 44,7 e anche questa non è una buona notizia per il nostro paese. Considerando che le due manifatture sono fortemente correlate tra di loro”, conclude.
(LaPresse)