Industria, Cisl: dati Istat negativi, campanello d’allarme per lavoro

"I dati negativi sulla produzione industriale nel mese di luglio diffusi dall'Istat rappresentano sicuramente un campanello d’allarme ed elemento di preoccupazione per l'economia ed il mondo del lavoro".

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse
Roma, 12 set. (AWE/LaPresse) – “I dati negativi sulla produzione industriale nel mese di luglio diffusi dall’Istat rappresentano sicuramente un campanello d’allarme ed elemento di preoccupazione per l’economia ed il mondo del lavoro”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini. “Il clima di incertezza – prosegue – sulle scelte del Governo nei mesi successivi alle elezioni non ha portato buoni frutti. Non vorremmo sia l’apertura di un autunno che molti prevedevano tormentato. Occorrono misure incisive per sostenere la ripresa della nostra economia che da anni è più lenta rispetto al resto d’Europa. Rilanciando investimenti infrastrutturali in tutto il paese.

perciò

A breve dovrà esserci la rimodulazione del Def e la presentazione della proposta di Legge di bilancio. Questo  per molti analisti dovrebbero segnare una sorta di spartiacque”. “L’industria ha bisogno di continuare la lenta ripresa avviata negli ultimi anni. Dunque occorre subito dare segnali di continuità e rafforzamento del Piano Impresa 4.0. Magari con degli aggiustamenti mirati che amplifichino e favoriscano le possibilità di accedere al credito di imposta per le Pmi e per tutto il Mezzogiorno, sostanziare il rapporto tra mondo del lavoro e della formazione rafforzando l’alternanza scuola lavoro ed il sistema degli Its”, conclude il sindacalista.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome