CASALUCE – Lite tra fratelli dopo un post sui social. Un’occasione in cui è emersa anche l’omosessualità vista come “vergogna di famiglia”: un mix esplosivo che ha fatto sì che un fratello passasse dalle parole ai fatti contro il proprio germano. Ad esserne vittima Fernando Antonio Rigliaco, infermiere presso l’Ospedale Moscati di Aversa, serenamente e dichiaratamente omosessuale, che da dieci anni accudisce sua madre. Rigliaco nella mattinata di martedì ha postato sul proprio profilo Facebook ha pubblicato un post in cui esternava la propria solitudine ed il proprio dolore dovuto alle cure in solitaria che dona alla madre, completamente invalida e affetta da Alzhaimer. “Un post in cui chiedevo vicinanza soprattutto ad uno dei miei cinque germani che non ci ha pensato due volte a ferirmi. Lui che proprio quando ha avuto bisogno gli sono stato vicino, donandogli solo conforto e amore”. Quel post non ha lasciato indifferente il fratello che in serata ha deciso di recarsi a casa dell’infermiere.
“Intorno alle 22.00, mi apprestavo a preparare mia mamma per la notte, aiutato da mio fratello Domenico, quando nel chiudere una porta ho visto una vettura che frenava improvvisamente: era proprio lui, il fratello a cui mi riferivo nel post, che si è rivolto a me riempiendomi di insulti, anche omofobi, dicendomi che sono la vergogna della nostra famiglia, per poi minacciarmi di volermi uccidere. Riconoscendolo, ho immediatamente chiuso la porta alle mie spalle rientrando in casa. Intanto Domenico che era con me nell’abitazione è uscito fuori cercando di tranquillizzarlo. Ho subito allertato un altro mio fratello, che abita vicino a noi, ed il 113 per scongiurare il peggio”.
Ma non è bastato. Il germano furente è riuscito a scagliarsi contro Rigliaco, tirandolo per il pigiama e sferrandogli un fendente sull’avambraccio destro. Nella colluttazione anche lo stesso è rimasto ferito ma lievemente a differenza dell’infermiere che, recatosi al Pronto Soccorso, ha dovuto fare i conti con quindici punti dovuti a ferita da arma da taglio e sette giorni di prognosi. “Ho deciso anche di mettermi in aspettativa per accudire nostra mamma ma nemmeno su questo è stato riconoscente. La violenza che ho ricevuto da parte di questo mio fratello è inaudita. Ed anche gli insulti sulla mia sessualità mi hanno ferito molto. Si dovrebbe imparare a guardarsi dentro. Si dovrebbe iniziare ad imparare a non giudicare gli altri. Si dovrebbe imparare a concentrarsi sulla propria vita. Si dovrebbe imparare ad accettare il prossimo in tutte le sue sfaccettature, anche nell’omosessualità. Si dovrebbe imparare a non sentirsi migliore di nessuno. Si dovrebbe imparare a non sminuire gli altri. Si dovrebbe imparare che la vita è fatta di cose molto più essenziali di un pettegolezzo. Si dovrebbe imparare a voler bene. Si dovrebbe imparare a lasciarsi alle spalle tutto ciò che non ci appartiene. Si dovrebbe imparare ad essere veri, ad essere amici, ad essere leali e sinceri. Si dovrebbe imparare a vedere oltre e che tutto nella vita torna. Si dovrebbe imparare a volersi bene”, ha concluso Rigliaco.
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