Inflazione, Coldiretti: dalla pizza alle conserve, torna la cucina fai-da-te

Conserve, pizza, pane, pasta, salsa di pomodoro fatte in case

ROMA – Conserve, pizza, pane, pasta, salsa di pomodoro fatte in case. Torna il ‘fai-da-te’ in cucina, contro l’inflazione galoppante trainata dai rincari delle bollette di luce e gas. Gli italiani – oltre l’80%, secondo un’indagine Coldiretti-Ixe diffusa in occasione della Festa dei Nonni – riscoprono l’arte di prepararsi in autonomia, e in modo più genuino e naturale, alcuni tipi di alimenti che l’impennata dei prezzi del ‘carrello della spesa’ non rende più possibile comprare con spensieratezza.

Tradotto, si riesce a risparmiare qualcosa sul bilancio famigliare.

In testa alla classifica delle preparazioni casalinghe c’è la pizza, seguita dalla pasta, dalla salsa di pomodoro, dal pane, e dalla marmellata.

“Il caro-bollette nel carrello – spiega l’indagine che offre anche alcuni consigli per far fronte alla crisi a tavola senza rinunciare al gusto – spinge oltre 8 italiani su 10 (81%) a preparare in casa conserve, pane, pasta, salsa di pomodoro; per risparmiare e ridurre gli sprechi, ma anche per garantirsi un’alimentazione più genuina, naturale e 100% nazionale”.

Secondo la Coldiretti “fare in casa la pizza consente di non rinunciare ad uno dei simboli del made in Italy senza andare a cena fuori in pizzeria”. Inoltre, “con il prezzo della pasta rincarata del 25,8% nel giro di un anno, anche preparare tagliatelle, tortellini, lasagne o ravioli in casa è tornato di grande attualità di fronte ai rincari shock”.

E se in passato erano soprattutto i più anziani che si adoperavano in preparazioni casalinghe adesso – osserva la Coldiretti – “la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, grazie anche alle nuove tecnologie e all’arrivo sul mercato di farine da grani antichi che consentono di portare in tavola un prodotto di alta qualità”.

Un’opportunità “anche per fare in casa il pane, soprattutto dopo che il costo di panini e pagnotte non è mai stato così alto nell’Ue, trasformando il prodotto più presente sulle tavole degli italiani quasi in un bene di lusso”.

 L’inflazione – continua la Coldiretti – spinge “anche la preparazione delle conserve in casa secondo una tradizione del passato che sembrava destinata a perdersi. La preparazione più gettonata è quella della trasformazione del pomodoro. Una pratica che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie”. Così come sono sempre più “diffusi i sott’oli cioè con ortaggi di stagione come zucchine e melanzane che vengono precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati”.

 Non mancano poi, tra le conserve fatte in casa, le marmellate. Una volta scelta, la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Fare la marmellata è “un’opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura, e che proprio per questo motivo si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo a evitare sprechi che quasi tre italiani su quattro (71%) si sono impegnati a ridurre o annullare nell’ultimo anno”.

Il fai-da-te – rileva la Coldiretti – “comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione”.

(LaPresse)

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