ROMA – Ingerenze russe nelle prossime elezioni. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitri Medvedev, su Telegram ha invitato “gli europei a punire alle urne i loro governi idioti. Vorremmo vedere i cittadini europei – ha aggiunto – non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli alle urne per la loro evidente stupidità. Se il prezzo per la democrazia europea è il freddo negli appartamenti e i frigoriferi vuoti, questa ‘democrazia’ è per i pazzi” con chiaro riferimento alle sanzioni applicate al suo Paese con il taglio alle forniture di gas in Europa. “Ecco perché – ha spiegato – quattro governi europei si sono già dimessi in breve tempo. Ma non è finita qui. I voti degli elettori sono una potente leva di influenza. Quindi agite, vicini europei! Non rimanete in silenzio. Chiamate i vostri idioti a rendere conto. E vi ascolteremo. Il vantaggio è evidente: l’inverno è molto più caldo e confortevole in compagnia della Russia che in uno splendido isolamento con le stufe spente”.
La condanna
Un appello, quello di Medvedev, che non è passato inosservato nel nostro Paese in vista delle elezioni politiche del 25 settembre suscitando nervosismo nel centrosinistra che ha sottolineato unanime “l’ambiguità di una destra che rimane in silenzio per lunghe ore”.
L’attacco alla Russia e alla Lega giunge pertanto puntuale dal segretario del Pd, Enrico Letta: “La Russia ha deposto la scheda nell’urna – ha sentenziato -. La Lega ha un accordo firmato nel 2017 con Russia Unita, il partito di Putin. Questo accordo deve essere disdettato, se non lo fanno è gravissimo per la sovranità del nostro Paese”. E il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, leader di Impegno civico, ha aggiunto: “È davvero preoccupante l’ingerenza del governo russo nelle elezioni italiane. Un esponente russo interviene nuovamente a gamba tesa su questioni di politica interna, questa volta dando anche un’indicazione di voto. Le forze politiche italiane prendano le distanze in maniera netta, senza alcuna timidezza, dalla propaganda russa”. Anche per Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Pd, si tratta di un’ingerenza “grave” e ha invitato “tutti a censurare Mosca, iniziando da una destra sempre più ambigua sul tema”. Così come il leader di Azione Carlo Calenda: “La Russia e Medvedev il 25 settembre avranno un’amara sorpresa. Ci impegneremo a sconfiggere i loro amici Conte, Berlusconi e Salvini”.
Salvini minimizza
Matteo Salvini ha reagito all’attacco di Letta: “Non mi interessano gli insulti dei Dem. Voteranno gli italiani e non i russi, i cinesi o gli eschimesi – ha aggiunto -. All’estero possono dire quello che vogliono, non mi interessa fare polemica col resto del mondo”. Mentre il presidente dei senatori di FdI, Luca Ciriani ha risposto: “Le accuse contro il centrodestra sono risibili quasi quanto le dichiarazioni di Medvedev. Lo confermano i voti espressi in Parlamento che hanno sempre attestato la postura atlantista dei partiti di centrodestra. Spiace non poter dire lo stesso dei partiti con cui il Pd ha deciso di allearsi”.