ROMA – Certi ‘nomi’ non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Si potrebbe parafrasare con un celebre brano di Antonello Venditti la situazione all’Inps, dove è stata finalmente trovata l’intesa su Pasquale Tridico nuovo presidente.
Il nome del papà del reddito di cittadinanza era stato uno dei primi a spuntare per il post Boeri e ora Lega e M5S hanno raggiunto l’accordo sul consigliere economico di Luigi Di Maio, che dovrebbe essere formalizzato da un decretone a firma MeF-Ministero Lavoro. Ma c’è di più, perché lo stesso Tridico sarà nominato commissario forse già giovedì 21, per diventare dopo 45 giorni tecnici nuovo numero uno ufficiale.
Il vicepresidente sarà Francesco Verbaro
Mauro Nori, su cui la Lega aveva puntato per la presidenza, scompare dalla lista. Già aveva prima delle indiscrezioni aveva fatto sapere di non essere interessato alla poltrona di vice e per lui è sfumato anche il ruolo di direttore generale. Confermata infatti come dg Gabriella Di Michele, molto apprezzata anche dalla Lega. “Io commissario? Mi sento di escluderlo assolutamente, per quanto mi riguarda ho molto da fare in questo periodo come direttore generale, non si possono fare troppe cose“, erano state le sue parole profetiche a margine di un convegno Cgil.
Il tempo intanto stringe e l’operatività dell’Inps è centrale
Dal 6 marzo sarà possibile richiedere il reddito di cittadinanza e dal primo aprile saranno liquidate le prime pensioni di quota 100. Lo sprint sembra anche rispondere al monito lanciato dal presidente del Civ (Consiglio di indirizzo e vigilanza) dell’Inps, Gugliemo Loy.
“Certamente è necessario dare stabilità all’Istituto. Qualsiasi decisione oltre l’ordinaria amministrazione necessita di una figura che abbia responsabilità legale oltre che politica – ha spiegato – Immediatamente va fatta l’indicazione del presidente e in via transitoria del commissario, come prevede il decreto. E’ importante che facciano presto e bene“.
A meno di ribaltoni dell’ultima opera Di Maio sembra così essere riuscito a imporre Tridico, 43enne docente di Politica economica all’Università di Roma Tre. Ora manca solo l’ufficialità e in casa 5Stelle, senza ovviamente fare nomi, chi plaude all’operazione è il sottosegretario alla Pa, Mattia Fantinati: “Avere all’Inps una figura che conosce bene il reddito di cittadinanza è fondamentale. Anche perché l’intero governo punta sul reddito pure per il rilancio dei consumi“.
Al momento l’alleato Matteo Salvini ha scelto la strada del no comment (“Non sto seguendo questa vicenda”), anche se resta da capire quale sarà il do ut des politico di questa nomina. Rimangono infatti ancora tanti tavoli aperti, partendo dalle autonomie per arrivare ai vertici da rinnovare di Bankitalia. Il primo passo sembra compiuto: chissà se, come ‘malignano’ dal Pd, una spinta inconsapevole non l’abbia data davvero Rousseau…
(LaPresse)