Inps, meno colf e badanti. Ma sempre di più sono italiani

La flessione più ampia, del 4,9%, si è registrata nel biennio 2013-2014, subito dopo il forte aumento del numero di lavoratori

MILANO – Calano colf e badanti, ma sempre di più sono di nazionalità italiana. L’Inps rileva che nel 2018 i lavoratori domestici contribuenti sono stati 859.233, con un calo rispetto al 2017 dell’1,4%, pari a 11.807 in meno. La flessione più ampia, del 4,9%, si è registrata nel biennio 2013-2014, subito dopo il forte aumento del numero di lavoratori, del 12,3% annuo, nel 2012, quando il numero era aumentato grazie all’emersione dovuta alla sanatoria per i lavoratori extracomunitari irregolari. L’Inps evidenzia che lo scorso anno la composizione dei lavoratori per nazionalità vedeva “una forte prevalenza di lavoratori stranieri”, che nel 2018 risultavano essere il 71,4% del totale.

Colf e badanti, la fotografia dell’Inps

La Lombardia è la regione con più colf e badanti stranieri. Nel 2018 nella regione se ne contavano 125.547, il 20,5% del totale dei lavoratori domestici stranieri italiani, più del Lazio (17,1%), in seconda posizione, e dell’Emilia Romagna (10,1%), in terza. I ‘domestici’ italiani, invece, sono maggiormente presenti in Sardegna (15,2%), Lombardia (12,2%) e Lazio (9%). In generale, la regione che presenta il maggior numero di lavoratori domestici, sia per i maschi che per le femmine, è la Lombardia, con 155.467 lavoratori pari al 18,1%, seguita dal Lazio (14,8%), dall’Emilia Romagna (8,8%) e dalla Toscana (8,7%). In queste quattro regioni si concentrava più della metà dei lavoratori domestici in Italia nel 2018.

Forte percentuale di donne

Colf e badanti sono soprattutto donne. L’Inps spiega infatti che in sei anni si nota un trend decrescente di lavoratori domestici “nel complesso simile” tra maschi e femmine, anche se la composizione per genere evidenzia una netta prevalenza di donne, il cui peso sul totale è aumentato nel corso del tempo e ha raggiunto nel 2018 il valore massimo degli ultimi sei anni, pari all’88,4%. Rispetto alla tendenza calante del complesso dei lavoratori domestici, nel triennio 2016-2018 i lavoratori italiani mostrano un andamento decisamente crescente, con un incremento dell’11,4%.

L’Europa dell’Est

Al contrario i lavoratori domestici stranieri nello stesso triennio sono stati il 6,3% in meno, con un calo del 3,3% solo nell’ultimo anno e una diminuzione generalizzata in tutte le regioni. Nel 2018 l’Europa dell’Est era ancora la zona geografica di provenienza per la maggior parte dei lavoratori domestici: 362.294, pari al 42,2%.

L’Inps comunica anche il dato su artigiani e i commercianti iscritti, con entrambe le categorie che segnano una flessione. Nel 2018 si sono contati 1.657.591 artigiani, in diminuzione dell’1,5% rispetto al 2017, mentre i commercianti iscritti alla gestione speciale erano 2.199.462, con una lieve flessione rispetto al 2017 (-0,7%).

(LaPresse/di Lorenzo Allegrini)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome