ROMA – Le voci su un ‘clickday’, comparso sul sito Inps e poi sparito hanno contribuito, l’incertezza economica del momento pure. Fatto sta che il sito dell’istituto di previdenza ha registrato – nonostante il crollo del primo aprile, numeri da record. In due giorni infatti – fino alle 8 di venerdì 3 – sono state presentate 2.456.101 domande per 5.188.901 beneficiari.
A farla da padrone è la richiesta dell’indennità da 600 euro concessa ai liberi professionisti e partite Iva: oltre due milioni di richieste, precisamente 2.092.432. A questo numero va poi sommato, per avere un quadro completo della situazione, quello delle casse degli iscritti agli ordini professionali: oltre 323mila in poche ore. “Stiamo procedendo abbastanza velocemente e arrivando a metà della platea”, ha detto il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
Per i congedi parentali – fino a 15 giorni per i genitori con figli fino a 12 anni di età sono state presentate 184.201 domande, mentre per il bonus baby sitting – un ‘buono’ da 600 euro da richiedere in alternativa al congedo – ne sono arrivate 20.468. Tante domande anche per la cassa integrazione ordinaria: 101mila per 1.939.000 beneficiari, mentre l’assegno ordinario registra 58mila domande per 952.800 richiedenti.
L’Inps nel frattempo ha avvisato di aver notificato il data breach al Garante per la protezione dei dati personali. Ed assicura che, “fin dal momento in cui si è avuta conoscenza della possibilità che vi sia stata violazione di dati personali, sta assumendo tutte le misure atte a porre rimedio alla situazione di rischio. Attenuare i possibili effetti negativi e tutelare i diritti e le libertà delle persone fisiche”. A tal proposito è stata anche istituita una casella di posta ad hoc utilizzabile. Esclusivamente dai soggetti i cui dati siano stati interessati dalla violazione, per le segnalazioni all’Inps allegando eventuali documenti.
(LaPresse)