Inseguimento tra le palazzine. In 2 arrestati dopo lo schianto

L’ultimo disperato tentativo di fuggire: una manovra per forzare il blocco dei militari. Sono vicini ai Puccinelli-Petrone

NAPOLI – Perché scappavano è un passaggio chiave su cui ancora ora lavorano gli investigatori dell’Arma. Quel che è certo è che l’altra notte hanno rischiato di ammazzarsi e uccidere. L’ennesimo blitz dei carabinieri nel rione Traiano sfocia in due arresti. In manette sono finiti Luigi Nocera, 19 anni da compiere domani, e Nicusor Gheorge Dumitru, 28 anni. I due sono stati protagonisti di un rocambolesco inseguimento avvenuto nella notte tra le palazzine del quartiere popolare.

I due percorrono in sella a una motocicletta via Cassiodoro, nel cuore del rione Traiano. Nel senso opposto tre motociclisti del Nucleo Radiomobile di Napoli. Dumitru e Nocera non ci hanno pensato due volte e hanno fatto inversione di marcia. E’ in quegli istanti che è partito l’inseguimento. Uno dei carabinieri si è stacca dal gruppo mentre gli altri due hanno preso una scorciatoia per tentare di tagliare loro la strada più avanti.

Quando è scattata la manovra di accerchiamento, i due centauri in fuga si sono ritrovati una moto alle calcagna e le altre due che si erano posizione in strada per bloccare il passo.

La disperazione ha vinto sulla prudenza e piuttosto che frenare e arrendersi, i due hanno dato gas allo scooter. Hanno provato a passare nei pochi centimetri che separavano le due ruote anteriori delle moto dei militari, ma sono finiti a terra dopo uno scontro inevitabile.
Anche i carabinieri sono rimasti contusi, ma in pochi secondi si sono rialzati e hanno bloccato i due fuggitivi.

Dumitru e Nocera sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Rinchiusi ai domiciliari, in mattinata la decisione del giudice: 8 mesi inflitti a Nocera con sospensione della pena, mentre il 28enne ha rimediato un anno con arresti domiciliari.

Il prossimo step investigativo sarà capire perché scappavano. Cosa nascondevano? Di certo, stando ai profili social e ai sospetti degli investigatori, non nascondono una certa ammirazione per le famiglie malavitose del rione Traiano. Si sospetta una vicinanza al clan Petrone-Puccinelli. Vicinanza espressa, si diceva, anche sui social con alcune scritte inequivocabili. Nel gergo della mala napoletana, a ogni numero corrisponde una lettera. E così il numero ‘6’ sta per ‘F’, che a sua volta sta per ‘famiglia’. Il numero ‘14’ sta a simboleggiare una ‘P’, i Petrone e i Puccinelli. In particolare, balza all’occhio un messaggio: “Hasta la muerte”, formula spagnola che significa ‘fino alla morte’. Fino alla morte con i Petrone-Puccinelli.

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