Intercettazioni, la fiducia alla Camera: il centrodestra si prepara all’ostruzionismo. Pronti 250 emendamenti

ROMA – Stop alla non belligeranza. Il centrodestra, Lega in testa, promette guerra in Parlamento. Il governo ha posto il voto di fiducia sulla conversione del decreto intercettazioni in legge già ieri, oggi il cambio di strategia imposto dal Carroccio. Non c’è emergenza Coronavirus che tenga, avanti con l’ostruzionismo. Fioccano gli ordini del giorno: circa 250, da discutere entro il tardo pomeriggio di oggi.

Accordo giallorosso: Intercettazioni in cambio di Prescrizione

Nessuno sconto. Matteo Salvini ha rapidamente cambiato linea. Il decreto scade sabato, venerdì le Camere si chiudono. C’è tempo per mettere il governo giallorosso in difficoltà. Forza Italia e Fratelli d’Italia seguiranno per non spaccare il centrodestra. Secondo gli azzurri, che però avevano ritirato gli emendamenti di Costa in settimana, l’ok al decreto Intercettazioni, sostanzialmente messo su da Andrea Orlando del Pd durante la scorsa legislatura, è la contropartita del M5S in cambio del via libera alla Prescrizione.

Battaglia sulla giustizia

Si prevede battaglia quindi. Non è ancora dato sapere quanto i tempi si allungheranno, verosimilmente si riuscirà a votare entro stasera. E la maggioranza dovrebbe reggere. Ma aprire un caso politico sulla materia fa gioco al centrodestra e, soprattutto, è un argomento che può essere rispolverato più in là. Sempre sul tema giustizia, dove i giallorossi hanno più di un problema.

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