Di Nicola Balice
TORINO (LaPresse) – Un incontro dopo l’altro, il mercato della Juve non si ferma mai. Eppure questa giornata sembra poter scivolare in archivio come un mercoledì di passaggio e riflessione. E c’è talmente tanta carne al fuoco, che il rischio di far bruciare qualcosa è piuttosto concreto. Quindi meglio prendere tempo. Come ad esempio sul fronte Milan. Potenzialmente una maxi-operazione, nei fatti potrebbe anche trasformarsi in un solo affare ma il più clamoroso di tutti: quello legato a Leonardo Bonucci. Perché il difensore ha parlato chiaro. Non solo vuole lasciare il Milan ma vuole la Juve e nessun altro club, con buona pace del Psg.
Allora i rossoneri insistono per lo scambio più o meno alla pari con Mattia Caldara, provando a valutare entrambi i giocatori circa 40 milioni di euro. Continue le visite di Beppe Riso (agente dell’ex atalantino) a Palazzo Parigi, quartier generale della Juve. Ma la posizione dei bianconeri rimane ancorata verso il no, aprendo all’acquisto del solo Bonucci ma legando l’inserimento di Caldara eventualmente solo nel caso in cui il Milan riuscisse ad acquistare Gonzalo Higuain alle condizioni dettate dai bianconeri. E se una volta completate tutte le cessioni in programma il Milan sembra poter arrivare alla somma di 55-60 milioni, il vero ostacolo per Leonardo è rappresentato dalle pretese del Pipita: quasi 8 milioni netti più bonus l’anno per cinque stagioni. Fuori portata.
Allora è tempo di riaprire le porte al Chelsea, perché la cessione di Higuain è una priorità assoluta per la Juve. Che nelle prossime ore incontrerà la dirigenza Blues per riaprire il fronte legato al bomber argentino e a Daniele Rugani. Nota a margine, ma sostanziale: se la Juve accettasse l’offerta per il difensore, difficilmente potrebbe privarsi anche di Mattia Caldara. Trattative distinte e collegate, il tempo scorre e il mercato della Juve sembra non finire mai.