MOSCA (RUSSIA) (LaPresse/AFP) – La polizia di Mosca, citata dall’agenzia di stampa russa Tass, ha annunciato di aver fermato “tre giovani donne e un giovane”. Hanno invaso il campo, allo stadio Luzhniki, durante la finale dei Mondiali tra Francia e Croazia, e sono stati “portati in una stazione di polizia”. L’azione dimostrativa è stata rivendicata sui social dalle Pussy Riot.
Invasione di campo
Quattro persone sono entrate brevemente sul terreno di gioco prima di essere intercettate dagli steward al 53′ della partita. Il gioco è ripreso rapidamente. La Francia era in vantaggio 2-1 in quel momento e alla fine si è imposta 4-2. Queste persone indossavano uniformi da agenti di polizia e non hanno attaccato i giocatori.
Pochi minuti dopo, le Pussy Riot hanno rivendicato su Facebook e Twitter, spiegando che rappresentavano “poliziotti celesti in silenzio a guardare gli appassionati del mondo (…) e le regole del gioco”, a differenza “dei poliziotti terrestri” russi che “disperdono i manifestanti” e “fanno del male a tutti”, secondo il gruppo di protesta. Le Pussy Riot hanno spiegato di voler attirare l’attenzione sul problema dei prigionieri politici in Russia, chiedendo in particolare di liberare il regista ucraino Oleg Sentsov, 42 anni, condannato a 20 anni per “terrorismo” e “traffico di armi”.