Ipotesi alleanza Pd-M5S, tensioni tra i dem e critiche a Zingaretti: “Solo fango”

Le 'voci' sembrano più che fondate visto che arrivano da Massimiliano Smeriglio, da sempre vicino al candidato alle primarie del Partito democratico

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse Nella foto Nicola Zingaretti

ROMA (LaPresse)“Ho detto fino alla noia che non ho alcuna intenzione di allearmi con il Movimento 5 Stelle”. Con una nota Nicola Zingaretti prova a stemperare l’ondata di polemiche suscitata nel Pd dalle voci di una sua futura vicinanza ai pentastellati. Le ‘voci’ sembrano più che fondate visto che arrivano da Massimiliano Smeriglio, da sempre vicino al candidato alle primarie Pd (prima in Provincia e poi in Regione) e oggi coordinatore di Piazza Grande, la piattaforma di Zingaretti per la corsa alla segreteria.

Pd, la replica di Zingaretti ai compagni di partito

Il governatore risponde per le rime ai compagni di partito che lo attaccano: “Ritornare in maniera isterica e ossessiva ogni volta su questo tema è segno della debolezza di chi non sa dire nulla di positivo su se stesso e ha come unica arma parlare male degli altri. La cosa divertente – aggiunge – è che di solito i protagonisti di questa gazzarra sono tra i principali responsabili della disfatta elettorale che ha portato i 5 Stelle al Governo e pretendono di dare lezioni a me che li ho sconfitti”.

Alleanza Pd-M5S?

La risposta piccata del presidente della Regione fa seguito a una serie di comunicati e messaggi social che, sabato mattina, si susseguono dopo l’intervista al Manifesto nella quale Smeriglio invita a un “disgelo” per verificare “se ci sono, qua e là nei Comuni e poi a livello nazionale, le condizioni di fare pezzi di strada assieme” (al M5S ndr).
“Davvero il Pd che vuole Zingaretti dovrebbe allearsi con i 5Stelle? – si chiede Debora SerracchianiSe a qualcuno ancora non fosse chiaro, lo ripetiamo: i 5Stelle (…) sono la faccia sgangherata e hi-tech della Lega, con cui resteranno al Governo malgrado tutto”.

Le fa eco Matteo Richetti, parlamentare dem e sostenitore del segretario uscente Maurizio Martina: “Con Zingaretti l’obiettivo finale è quello di fare una alleanza con il M5S. Abbiamo detto e ripetiamo no ad operazioni politicistiche e a spurie sommatorie di sigle”.

Clima incandescente tra i dem

A tre mesi dalle primarie di marzo, il clima in casa dem è già più caldo che mai. E Zingaretti, che nega fermo qualsiasi futura alleanza con i pentastellati, sottolinea però, senza esitazioni, che “se non volta pagina” il Pd non va da nessuna parte: è “essenziale – insiste – un cambiamento radicale che torni a metterci in sintonia con l’elettorato che abbiamo perso e che, in gran parte per rabbia e sfiducia, ha votato 5 Stelle. Dobbiamo recuperare con la politica l’elettorato che ci ha abbandonato”.

La rivoluzione Zingaretti?

“Questo è un impegno etico – conclude l’aspirante segretario – il resto sono chiacchiere e fango di chi fa finta di non capire e usa, in maniera subalterna questo si, gli stessi metodi dei 5 Stelle per gettare fango nel confronto politico”.

di Alessandra Lemme

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