Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto in un incidente che ha coinvolto l’elicottero su cui viaggiava insieme al suo entourage. La conferma della morte di Raisi è arrivata dopo ore di intense ricerche da parte della Mezzaluna Rossa iraniana.
L’elicottero, che trasportava anche il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, il governatore della provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale e diversi funzionari e guardie del corpo, si è schiantato in una remota area della provincia dell’Azerbaigian Orientale. La delegazione aveva appena partecipato all’inaugurazione di una nuova diga sul fiume Aras, un evento di grande rilevanza per lo sviluppo idrico della regione.
Le cause dell’incidente non sono ancora chiare. Le autorità iraniane hanno avviato un’indagine per determinare cosa possa aver provocato lo schianto dell’elicottero, un modello considerato affidabile e utilizzato frequentemente per spostamenti ufficiali. Le condizioni meteorologiche al momento del volo erano stabili, il che lascia aperte molte ipotesi, dall’errore umano a eventuali problemi tecnici.
Ebrahim Raisi, figura di spicco nella politica iraniana, era salito al potere nell’agosto 2021, succedendo a Hassan Rouhani. La sua presidenza era stata caratterizzata da una politica interna di forte indirizzo conservatore e da una ferma posizione nelle relazioni internazionali, soprattutto in merito al programma nucleare iraniano e alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti.
