Milano, 21 mag. (LaPresse) – L’accordo sul nucleare iraniano “non è mai stato progettato per affrontare tutte le questioni nella relazione con l’Iran. Le preoccupazioni sul suo ruolo regionale, sul terrorismo e il mancato rispetto dei diritti umani sono regolarmente sollevate dall’Ue con Teheran e infatti l’Ue ha in corso sanzioni che puntano a mettere pressione sull’Iran perché cambi il suo comportamento. Il discorso” del segretario di Stato americano, Mike “Pompeo, non ha dimostrato come uscire dal Jcpoa abbia reso o renderà la regione più sicura dalla minaccia della proliferazione nucleare o come ci metta in una migliore posizione per influenzare la condotta dell’Iran fuori dall’obiettivo del Jcpoa. Non ci sono alternative” all’accordo. Lo ha dichiarato l’alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, in una nota.
“L’Unione europea resta e resterà impegnata per la continua piena ed effettiva applicazione del Jcpoa, sino a quando l’Iran rispetterà tutti i suoi impegni legati al nucleare, come sta facendo”, prosegue la diplomatica. “L’accordo sul nucleare iraniano – aggiunge – e il continuo supporto ad esso sono grandi successi della diplomazia internazionale, poiché garantisce che le capacità nucleari iraniane restino esclusivamente per scopi pacifici”. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ha ricordato Mogherini, “ha confermato già 10 volte che l’Iran ha rispettato e continua a rispettare tutti i suoi impegni legati al nucleare, e ha tra l’altro dichiarato che le + stato garantito tutto l’accesso richiesto, necessario per compiere appieno il suo mandato”.
Per l’alta rappresentante, inoltre, l’accordo firmato nel 2015 è “il risultato di oltre un decennio di negoziati complessi e delicati, basati sull’approccio del doppio binario e quindi l’esito migliore possibile, con il giusto equilibrio”. E quest’intesa, ha aggiunto, “appartiene alla comunità internazionale, essendo stata appoggiata dal Consiglio di sicurezza Onu. La comunità internazionale si aspetta che tutte le parti mantengano gli impegni che hanno preso oltre due anni fa. La normalizzazione delle relazioni commerciali ed economiche con l’Iran costituisce una parte essenziale dell’accordo, che dovrebbe essere mantenuto dalla comunità internazionale”.