Iran: “Daremo un pugno in bocca a Pompeo”

Sale la tensione tra gli Stati Uniti e la Repubblica Islamica dopo le parole del segretario di Stato sulle sanzioni che saranno inflitte a Teheran

Mike Pompeo e Donald Trump
AFP PHOTO / MANDEL NGAN

TEHERAN (Rita Sparano) – Fa discutere la forte dichiarazione di Ismail Kowsari, vice comandante dei Pasdaran a Teheran, già vicepresidente della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano. Kowsari ha duramente replicato all’intervento di ieri di Mike Pompeo che, alla Heritage Foundation di Washington, ha illustrato un nuovo accordo nucleare ideato dagli Stati Uniti per fare pressione sull’Iran. Pompeo ha annunciato sanzioni “senza precedenti” contro il Paese islamico. “L’Iran ha mentito per anni sul suo programma nucleare“, ha detto Pompeo.

La reazione dell’Iran al nuovo piano nucleare USA

Rivolgendosi al Segretario di Stato americano, Kowsari ha affermato che “il popolo iraniano dovrebbe restare unito di fronte a questo e dare un forte pugno alla bocca del Segretario di Stato americano e a chiunque lo sostenga“. Lo fa sapere l’agenzia di stampa Ilna. Pompeo nella giornata di ieri ha infatti chiesto all’Iran radicali cambiamenti volti a ridurre la sua influenza militare in Medioriente. “Il mondo oggi non accetta che siano gli Stati Uniti a prendere le decisioni. I Paesi hanno la loro propria  indipendenza. Chi siete voi per decidere per l’Iran e per il mondo? L’era di questo genere di annunci è finita e il popolo iraniano che ha  ascoltato queste affermazioni centinaia di volte non vi presta più attenzione“. Lo ha detto in una nota Hassan Rohan, il presidente iraniano.

“Trump non merita di negoziare con l’Iran”

Il governo statunitense, accusa l’Iran, ha voluto rinnegare l’accordo sul programma nucleare iraniano firmato nel 2015. E’ per questo che “non merita di negoziare con la Repubblica islamica” ha invece detto Mohammad Baqer Nobakht, portavoce del governo di Teheran. Nobakht esclude “qualsiasi possibilità che l’Iran accetti di ridiscutere” i termini dell’intesa dopo la decisione degli Stati Uniti di lasciare il vecchio accordo.

Prima Trump era disponibile ad avere colloqui con noi, tuttavia, con chi dobbiamo negoziare? Con quelli che  rinnegano gli accordi ufficiali approvati dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu? No, gli americani non meritano di sedersi al tavolo dei negoziati con i delegati iraniani” ha concluso Nobakht.

Ancora più dura la replica di Ali Larijani, presidente del Parlamento di Teheran, secondo il quale le dichiarazioni di Pompeo “non meritano nemmeno una risposta“.

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