Iran, Teheran nega cyberattacco contro siti petroliferi

le indagini condotte oggi hanno dimostrato che non sono stati condotti con successo attacchi informatici sugli impianti petroliferi o altre infrastrutture critiche

(Photo by Adem ALTAN / AFP)

TEHERAN – L’Iran ha smentito le informazioni secondo cui i suoi siti petroliferi sarebbe stati oggetto di un cyberattacco russo, dopo che sono state segnalate interruzioni alla connessione dei siti online. “Contrariamente a quanto affermano i media occidentali, le indagini condotte oggi hanno dimostrato che non sono stati condotti con successo attacchi informatici sugli impianti petroliferi o altre infrastrutture critiche”, ha affermato l’ufficio di sicurezza informatica del governo, senza specificare a quali informazioni si riferiva. NetBlocks, un gruppo di difesa per i diritti digitali, ha scritto in un tweet sabato che “i dati mostrano un’interruzione intermittente della connessione Internet in Iran”. Il gruppo ha però precisato che la causa di queste interruzioni era sconosciuta e che l’impatto era limitato, con solo alcune “piattaforme online industriali o governative” e alcuni ISP interessati.

Il chiarimento

“I dati sono coerenti con un attacco informatico o un incidente tecnico imprevisto sulle reti interessate piuttosto che un incidente intenzionale o di blocco”, ha spiegato la fonte. Il ministro delle telecomunicazioni iraniano Mohammad Javad Azari Jahromi ha riconosciuto che l’Iran ha “affrontato il cyberterrorismo – come con Stuxnet”, in riferimento al famoso virus Usa-Israele introdotto nel 2010 in un computer del sito nucleare iraniano, con conseguente gravi malfunzionamenti nel loro pool di centrifughe utilizzato per l’arricchimento dell’uranio.

LaPresse

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