ROMA – “Il governo deve chiarire se davvero l’operazione in Iraq dei giorni scorsi è partita da Sigonella. Da quanto circola, infatti, il drone che ha colpito il convoglio a Baghdad sarebbe partito proprio da una base italiana. Si tratterebbe di un fatto gravissimo e di fronte a queste indiscrezioni stampa, i ministri competenti, ma anche il presidente del Consiglio Conte, non possono tacere”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile.
“L’assenza dell’Italia dallo scacchiere diplomatico – aggiunge Civati – è già un problema serio. Ma la passività rispetto alle prepotenze del presidente statunitense Trump è inaccettabile. Per questo è necessario che il governo italiano faccia sentire la propria voce per fermare gli atti di guerra avviati dalla Casa Bianca. Essere alleati non significa subire qualsiasi azione”. (LaPresse)