Iraq, l’ambasciatore dell’Iran all’Onu: “Dagli Usa atto di terrorismo, le Nazioni Unite lo condannino”

Ravanchi afferma che Soleimani ha infatti svolto "un ruolo significativo" nell'aiutare alcuni paesi a "combattere e sconfiggere i gruppi terroristici più pericolosi"

FILE - In this Thursday, Feb. 11, 2016, file photo, Qassem Soleimani, commander of Iran's Quds Force, attends an annual rally commemorating the anniversary of the 1979 Islamic revolution, in Tehran, Iran. Iraqi TV and three Iraqi officials said Friday, Jan. 3, 2020, that Gen. Qassim Soleimani, the head of Iran’s elite Quds Force, has been killed in an airstrike at Baghdad’s international airport. (AP Photo/Ebrahim Noroozi, File)

BAGHDAD – L’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite Majid Takht Ravanchi ha esortato il Consiglio di sicurezza dell’Onu a condannare ciò che Teheran chiama “un atto criminale” di “terrorismo di Stato” da parte degli Stati Uniti. Che ha portato all'”orribile assassinio” del generale Qassem Soleimani. È “un ovvio esempio di terrorismo di Stato e, come atto criminale, costituisce una grave violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale”. Ha scritto Ravanchi in una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite.

Ravanchi afferma che Soleimani ha infatti svolto “un ruolo significativo”. Nell’aiutare alcuni paesi a “combattere e sconfiggere i gruppi terroristici più pericolosi”, incluso lo Stato islamico. In lettere inviate ieri al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e al presidente del Consiglio di sicurezza, Ravanchi afferma che l’attacco aereo degli Stati Uniti contro Soleimani “invalida chiaramente l’affermazione degli Stati Uniti che stanno combattendo il terrorismo”.

(LaPresse/AP)

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