Iraq, le fazioni trovano un accordo per salvare il governo e mettere fine alle proteste

La classe politica irachena ha raggiunto un accordo per proteggere il governo del premier Adel Abdel Mahdi dalle proteste che da settimane sconvolgono la capitale e il sud del Paese.

BAGHDAD – La classe politica irachena ha raggiunto un accordo per proteggere il governo del premier Adel Abdel Mahdi dalle proteste che da settimane sconvolgono la capitale e il sud del Paese. Lo hanno fatto sapere varie fonti, secondo cui l’intesa è il punto d’arrivo di una serie di incontri, fra cui alcuni guidati dal comandante Qasem Soleimani, capo delle forze Qods, unità speciale operativa all’estero dei Guardiani della rivoluzione iraniani. Soleimani ha incontrato i leader a Najaf e Baghdad, facendo pressione per serrare i ranghi attorno al premier. Il generale ha incontrato, secondo le fonti, anche il religioso populista Moqtada al-Sadr, aperto sostenitore delle proteste, e Mohammed Ridha Sistani, fratello dell’ayatollah Ali al-Sistani.

L’accordo

“Questi incontri sono sfociati nell’accordo sul fatto che Mahdi debba restare in carica”, ha spiegato una fonte. Un’altra ha spiegato che alcune fazioni hanno acconsentito a riforme, se il premier resterà. Intanto, nelle manifestazioni iniziate il 1 ottobre contro curruzione e disoccupazione, represse con violenza dalle forze di sicurezza, sono morte circa 300 persone. Nella notte le forze di sicurezza hanno sgomberato gli accampamenti dei dimostranti a Baghdad, Bassora e Karbala.

LaPresse

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