ROMA – Irpef, cuneo fiscale e riforma catasto, le novità tanto attese che saranno tema di discussione già nel prossimo consiglio dei ministri. Argomento già posto in essere in un incontro tenutosi a Palazzo Chigi tra al Presidente del Consiglio dei ministri incaricato Mario Draghi, il ministro del Tesoro Daniele Franco, il consigliere economico Francesco Giavazzi e il sottosegretario Roberto Garofoli. Ora sarà necessario trovare la quadra tra i partiti.
Iva
Tra gli importanti provvedimenti c’è il taglio dell’Iva: la Commissione finanze “ritiene opportuno che l’annunciato disegno di legge in materia fiscale contenga una specifica delega al Governo per la ridefinizione della disciplina Iva ai fini di una sua opportuna semplificazione e di possibile riduzione dell’aliquota ordinaria attualmente applicata”.
Irpef
Non da meno è la riforma dell’Irpef. “Con un reddito lordo compreso che arriva fino a 15.000 euro, l’aliquota fissata è del 23%. Da 15.001 a 28.000 euro, l’aliquota è del 27%, da 28.001 a 55.000 euro siamo al 38% e da 55.001 a 75.000 euro arriviamo al 41%. Se il reddito lordo è addirittura superiore a 75.000 euro, l’aliquota salirà al 43%”. L’obiettivo del governo – secondo un quotidiano nazionale è quello di abbassare il prelievo al ceto medio, ovvero ai redditi compresi nella fascia tra 28 e 55 mila euro a cui oggi viene applicata una aliquota del 38%, ovvero 11 punti in più di chi dichiara 15-28mila euro”. Inoltre, aggiunge l’organo di informazione “l’ideale sarebbe l’accorpamento all’aliquota inferiore, quella al 27%, ma sarebbe troppo oneroso. E allora si fa strada l’idea di un taglio al 34% come primo passo di un intervento più organico. Ovvero il modello tedesco proposto dal Partito Democratico durante il governo Conte Bis che prevede la riduzione delle aliquote da 5 a 3”.
Cuneo fiscale
Per quanto concerne invece il taglio del Cuneo fiscale ovvero “la differenza tra il costo del lavoro lordo per l’impresa e il netto che si mette in tasca il lavoratore” è in essere la possibilità di “sostituire l’Irap con l’Ires per le grandi imprese ed abolendola del tutto per autonomi, professionisti, ditte individuali e società di persone”, intervenendo per la copertura sulle tax expenditures. Secondo il presidente della Commissione finanze della Camera, Luigi Marattin ci sarebbe la possibilità di “impiegare con la prossima legge di Bilancio i 3 miliardi che sono già disponibili per intervenire sull’Irap” senza attendere la legge delega”.
Catasto
Possibile anche la tanto attesa riforma del catasto da attuarsi con la potenziale “revisione delle categorie e il passaggio dai vani ai metri quadri e all’emersione dei cd. gli immobili fantasma”. In essere anche la lotta all’evasione grazie ad un “aumento degli incroci fra le varie banche dati in possesso dell’amministrazione finanziaria, nel rispetto della privacy dei contribuenti e l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica per aumentare la tracciabilità delle operazioni e ridurre il sommerso”. Da prendere inoltre seriamente di considerazione la fusione fra Agenzia delle Entrate ed Agenzia delle Entrate-Riscossione.