Un sedicenne recidivo arrestato ad Ischia per truffa ai danni di un’anziana. La tecnica, collaudata e spietata, sfrutta l’amore filiale delle vittime per estorcere denaro e gioielli. “Abbiamo arrestato sua figlia e se vuole liberarla deve pagare una cauzione”, così inizia la telefonata del finto maresciallo che ha terrorizzato un’ottantatreenne ischitana. La donna, credendo di salvare la figlia, ha consegnato circa 10.000 euro in contanti e preziosi al giovane truffatore, originario di Melito di Napoli e già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi.
L’allarme è scattato grazie alla prontezza della figlia della vittima, che ha immediatamente contattato il 112. I carabinieri della compagnia di Ischia, grazie ad una meticolosa ricerca, hanno individuato il giovane al porto, in attesa di un aliscafo per Napoli. Lo smartphone del sedicenne conteneva prove schiaccianti: conversazioni whatsapp con il complice, identificato come “Arsenio Lupen”, e foto del bottino, con frasi come “sta carica la signora tiene 100 anni” – “non preoccuparti”. Nel corso della perquisizione, sono stati ritrovati 150 euro, probabilmente il compenso per il giovane.
Sorprendentemente, il sedicenne era evaso da una comunità dove stava scontando una pena per una truffa simile commessa a Roma solo due giorni prima. Ulteriori accertamenti hanno portato al ritrovamento di parte del bottino – 6.700 euro, una spilla d’oro e un orecchino – in una casa vacanze dove il giovane si era rifugiato con un complice trentatreenne, denunciato per concorso in truffa e ricettazione. Il sedicenne è stato arrestato e trasferito in un centro di prima accoglienza.
Nella stessa giornata, a Terzigno, i carabinieri hanno arrestato un quarantatreenne casertano, già noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di mille euro in contanti e diversi gioielli. Le indagini hanno rapidamente accertato che l’uomo aveva appena raggirato una settantenne con la stessa tecnica della truffa della figlia arrestata. Denaro e gioielli sono stati restituiti alla legittima proprietaria.
Questi due casi, emblematici di una piaga crescente, evidenziano l’importanza della prevenzione e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. Da inizio anno, i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato 71 persone per truffe, con un aumento significativo di giovani coinvolti, e ne hanno denunciate altre 36. La lotta contro questo fenomeno criminale richiede un impegno costante e una maggiore attenzione da parte di tutti.