GERUSALEMME – Il rabbino Velvel Brevda, testimone della calca in cui sul monte Meron in Israele sono morte 45 persone, ha accusato la polizia di aver bloccato con delle barriere le uscite, che negli anni passati erano abitualmente utilizzate. “Da dove saremmo dovuti uscire? Alle autorità che erano lì non poteva importare di meno”, ha dichiarato. Il religioso ha detto di ritenere responsabile il governo per la morte delle persone, “uccise qui senza una ragione, solo per dimostrare che controllano questo posto, e che non lo controllano gli ebrei ortodossi”. Il ministero della Salute ha aggiornato il bilancio delle vittime a 45 morti, mentre altre quattro persone restano in gravi condizioni; 150 i feriti. Il ministero della Giustizia ha dichiarato che il dipartimento per le indagini interne della polizia ha lanciato un’indagine per eventuale condotta irregolare.
Israele, la testimonianza del rabbino: “Le uscite erano bloccate, governo responsabile di strage”
Il rabbino Velvel Brevda, testimone della calca in cui sul monte Meron in Israele sono morte 45 persone, ha accusato la polizia di aver bloccato con delle barriere le uscite, che negli anni passati erano abitualmente utilizzate.