Milano, 28 ago. (AWE/LaPresse) – “Un calo preoccupante, ancora di più alla luce delle revisioni al ribasso della crescita italiana diffuse in questi giorni. Ciò conferma le difficoltà a stabilizzarsi verso l’alto delle prospettive economiche del Paese”. Lo dichiara in una nota Confesercenti, commentando i dati Istat sulla fiducia di consumatori e imprese. “Dopo i risultati positivi registrati a giugno e luglio, il clima di fiducia degli italiani torna a deteriorarsi. Sia per l’indice relativo ai consumatori, in flessione di un punto, che, soprattutto, per le imprese, che nel complesso registrano un calo di 1,5 punti. Dati che dimostrano una incertezza economica di fondo, in coerenza con le dinamiche aggregate della produzione nazionale e dei consumi”, sottolinea Confesercenti.
così Confesercenti
Anche l’andamento in controtendenza del commercio al dettaglio (+1,5 punti) è da attribuire esclusivamente al rimbalzo della grande distribuzione (+4,4). Mentre resta particolarmente grave il ritorno del pessimismo dei negozi tradizionali, la cui fiducia crolla di oltre sette punti (-7,3) sull’onda del cattivo andamento dei saldi estivi e dei segnali, sempre più consistenti, di indebolimento dei consumi delle famiglie”, prosegue Confesercenti. “Il quadro complessivo è quello di un timore diffuso che abbraccia il presente e il futuro, come dimostrano i cali registrati da ordini e vendite, anche a causa di una politica economica ancora poco definita. Per evitare che un’estate incerta si trasformi in un autunno gelato, serve un segnale forte di discontinuità in occasione dell’ormai prossima legge di bilancio: cittadini e imprese attendono, oltre al blocco degli aumenti Iva imposti dalle clausole di salvaguardia, la svolta necessaria ed inevitabile della rivoluzione fiscale. Diversamente sarà difficile far ripartire tutta l’economia del Paese”.