Milano, 13 apr. (LaPresse) – Le famiglie italiane nel 2017 hanno aumentato la spesa per consumi finali del 2,5% in termini nominali, in misura superiore rispetto alla crescita dell’1,7% del reddito disponibile. Lo riferisce Istat, spiegando che di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie scende al 7,8%, in calo di 0,7 punti percentuali rispetto al 2016. La crescita del reddito disponibile, spiega Istat, tra il 2015 e il 2017 corrisponde a un incremento del potere di acquisto delle famiglie dello 0,6%, in rallentamento rispetto alle tendenze registrate nel biennio precedente per effetto dell’aumento dell’1,2% del deflatore dei consumi privati.
Il tasso di profitto delle imprese nel 2017 scende al 41,7%, in calo di 0,7 punti percentuali rispetto al 2016. Lo riferisce Istat, spiegando inoltre che il tasso di investimento cresce al 21,1%, ovvero di 0,9 punti percentuali. Le società finanziarie, invece, registrano una riduzione del valore aggiunto ai prezzi base dell’1,4%. Inoltre, le società finanziarie registrano un miglioramento dell’accreditamento di 14 miliardi di euro rispetto al 2016, mentre le società non finanziarie registrano un peggioramento di 3 miliardi di euro.