ROMA – “I dati Istat di oggi fotografano la reale condizione occupazionale del Paese, confermandone la gravità e smentendo il dibattito insussistente di questi giorni sulla presunta mancanza di ‘voglia di lavorare’”. Ad affermarlo, in una nota, la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti.
La dirigente sindacale esprime particolare preoccupazione per la diminuzione, nel primo trimestre 2021 rispetto al trimestre precedente, dei dipendenti a tempo indeterminato (-1,1 %): “rapporti di lavoro – sottolinea – che finora avevano invece tenuto per tutta la crisi pandemica”. “I quasi 900 mila posti di lavoro bruciati in un anno dimostrano con drammaticità che – prosegue Scacchetti – l’Italia non può permettersi e accettare ulteriori risoluzioni dei contratti di lavoro. Per questo, il blocco dei licenziamenti è una necessità, un’urgenza da prorogare fino alla fine di ottobre”.
(LaPresse)