Istat: l’export extra Ue cala a marzo, -0,4% su mese e -2,7% annuo

Le esportazioni extra Ue sono in flessione su base annua

MILANO – Cala l’export italiane fuori dai confini dell’Unione europea. Lo rileva l’Istat, che a marzo stima una lieve flessione congiunturale per le esportazioni (-0,4%) e un contenuto aumento per le importazioni (+0,4%). Inoltre, le esportazioni extra Ue sono in flessione su base annua del 2,7%.

Il saldo commerciale a marzo è stimato in surplus per 3.415 milioni, in diminuzione rispetto all’attivo di 3.833 milioni di marzo 2018. Nel primo trimestre dell’anno diminuisce l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +14.608 milioni nel primo trimestre 2018 a +14.421 milioni nel primo trimestre 2019).

La flessione mensile delle esportazioni, spiega l’istituto statistico, è marcata per i beni strumentali (-4,9%) mentre quasi tutti gli altri raggruppamenti principali di industrie sono in aumento. La dinamica congiunturale dell’export è negativamente influenzata dalla vendita di navi nel mese precedente. Al netto di questo specifico flusso che ha carattere occasionale si stima un incremento (+1,5%). Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è più intenso per i beni di consumo durevoli (+10,0%) e i beni di consumo non durevoli (+2,5%). Gli acquisti di beni intermedi (-1,6%) sono invece in diminuzione.

Su base annua, la contrazione dell’export extra Ue è rilevante per l’energia (-16,4%) e i beni strumentali (-11,5%). Al netto della vendita di navi nel mese di marzo 2018 si stima una lieve crescita tendenziale (+0,4%). Le importazioni registrano un lieve calo tendenziale (-0,5%) determinato dall’energia (-9,6%).

Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta lievemente positiva (+0,3%) con una crescita più consistente (+1,6%) al netto dei prodotti energetici. I beni di consumo non durevoli (+3,1%) e i beni intermedi (+2,4%) sono in crescita, mentre l’energia è in forte diminuzione (-28,4%). Nello stesso periodo, le importazioni registrano un’ampia diminuzione congiunturale (-4,7%), determinata soprattutto dalla marcata flessione registrata dall’energia (-14,4%).

A marzo l’export è in forte diminuzione su base annua verso paesi Mercosur (-18,4%), Turchia (-14,9%) e Stati Uniti (-11,0%). In aumento, le vendite di beni verso la Svizzera (+17,3%) e il Giappone (+6,1%). Gli acquisti da paesi Opec (-12,5%), Russia (-12,0%), Turchia (-9,8%) e India (-8,5%) registrano decrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni.

(LaPresse)

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