Ita, Ad Lufthansa: “Noi il giusto partner, Italia mercato importantissimo”

Piede sull'acceleratore per la privatizzazione di Ita Airways.

ROMA – Piede sull’acceleratore per la privatizzazione di Ita Airways. A distanza di poche ore dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dpcm che disciplina le modalità di alienazione della newco erede della defunta Alitalia, il Ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, nel corso della conferenza annuale del gruppo ha ribadito il ruolo strategico che assume il mercato italiano – “importantissimo in Europa, per noi e globalmente secondo solo agli Stati Uniti” – e affermando che “Lufthansa è il giusto partner per Ita”. È tutt’ora in corso il dialogo con Msc, colosso mondiale del cargo e delle crociere e pilota della cordata, rispetto all’acquisizione della maggioranza di Ita.

Ma per capire come muoversi, bisogna prima vedere i numeri: “presto accederemo alla data room per vedere cosa offre”, ha detto infatti Spohr. In questo scenario, il passato di Alitalia ha un peso: senza ristrutturazione infatti “non avremmo mai investito in Alitalia” ha specificato il Ceo del vettore tedesco. E anche se il cambio passo impresso da Altavilla ha convinto Lutfhansa che l’investimento possa essere conveniente, l’Ad ha precisato che per il momento sono “lontani dal cercare di avere la maggioranza in Ita”.

Lufthansa si proietta in avanti, dunque, forte del fatto che attualmente, il doppio con Msc risulta essere l’unico ad aver presentato una manifestazione di interesse. Ma la partita in realtà è ancora aperta: secondo alcune indiscrezioni potrebbero esserci sul piatto altri due interessati, come riporta il “Corriere della Sera”, citando fonti ministeriali vicine al dossier. L’offerta intavolata dalla compagnia marittima e del vettore tedesco, pari a 1,2-1,4 miliardi di euro, dovrebbe però essere ancora la favorita, anche in considerazione dei precisi paletti fissati dal decreto, cioè assicurare la stabilità della proprietà e quella occupazionale, l’integrazione industriale, la rete degli aeroporti nazionali, lo sviluppo sui mercati strategici. In ogni caso, gli occhi sono puntati sulle porte virtuali della data room che – stando a quanto riportano fonti ministeriali – dovrebbe essere aperta a strettissimo giro.

LaPresse

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