MILANO – Si è conclusa solo con un pareggio la sfida tra Italia e Portogallo giocata al San Siro. Gli azzurri non centrano la qualificazione alla fase finale della neonata Uefa Nations League, ma possono ritenersi soddisfatti per quanto mostrato soprattutto nelle ultime due gare.
Squadra in crescita, ma l’attacco è sterile
I risultati sono dalla parte del ct Mancini che è riuscito ad evitare alla Nazionale l’onta di una retrocessione in Lega B, a tratti apparsa quasi l’unico finale possibile per questa competizione. Gli azzurri sono arrivati alla loro ultima partita con la possibilità di agguantare ancora il pass per semifinali e finali del prossimo giugno, senza però riuscirci. Il lato negativo del cammino azzurro in questa competizione, è imputabile però soprattutto alla fase offensiva. Nelle 5 gare giocate dagli azzurri sono solo 2 le reti realizzate, entrambe contro la Polonia. Una sterilità offensiva sulla quale bisognerà lavorare in vista delle prossime qualificazioni ad Euro 2020.
Martedì di nuovo in campo, ma solo per un’amichevole
Archiviata la questione Nations League, con il Portogallo sicuro di accedere alla fase finale, e la Polonia già retrocessa in B, per l’Italia resta però ancora una gara da giocare. Resta da giocare ancora una gara tra le due, ma la classifica è ormai scritta e immutabile. Gli azzurri torneranno in campo martedì sera in Belgio, alla Luminus Arena di Genk. Per la squadra del ct Mancini una ghiotta occasione soprattutto per dar spazio a quei giocatori convocati in chiave futura.
Contro gli Usa la prima di Tonali
Avversaria di questa amichevole, saranno gli Stati Uniti. Contro gli Usa spazio alle ‘seconde linee’. Tra queste, ci sarà l’esordio in maglia azzurra per il ‘principe’ Tonali. Il precoce talentino del Brescia sarà in campo per la sua prima dopo la convocazione. Il ct Mancini riserva molta fiducia su di lui. Via invece i big, con Immobile, Chiellini, Florenzi, Insigne, Verratti e Jorginho, già sulla via del ritorno a casa. Saluta il gruppo anche il romanista Pellegrini. Per il centrocampista si tratta però di un problema fisico, di carattere muscolare.