Jazz, al MantovanelLive di Caserta jam session con Carlo Lomanto

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Carlo Lomanto

Sarà una serata di grande musica e pura energia quella in programma giovedì 30 ottobre alle 21 al MantovanelLIVE di via Galilei 44/46, Caserta, un appuntamento all’insegna del jazz, dell’improvvisazione e del dialogo sonoro tra musicisti. Protagonista assoluto sarà Carlo Lomanto, voce e artista eclettico, tra i più apprezzati del panorama jazz italiano, accompagnato da Marco Laurenza, direttore artistico del programma di appuntamenti, alla chitarra, Davide Mantovanelli alla batteria ed Emiliano De Luca al contrabbasso. Un quartetto d’eccezione per un live che lascerà poi spazio alla jam session.

Lomanto, dotato di una vocalità versatile e di una straordinaria sensibilità interpretativa, rappresenta una delle figure più autorevoli del jazz partenopeo. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli in Scenografia, si avvicina alla musica fin da giovanissimo, coltivando la passione per il ritmo e l’armonia prima attraverso la batteria, poi con la chitarra, studiata con il maestro Maurizio Barletta. Ma è nel canto che trova la sua vera dimensione artistica: dal 1986 studia con Cristina Floro, intraprendendo un percorso che lo porterà a collaborare con grandi nomi della musica italiana come Teresa De Sio, Fred Bongusto, Roberto Murolo, Tony Esposito, Tullio De Piscopo ed Eugenio Bennato, tra gli altri, con il gruppo vocale “Chattanooga”.

Negli anni, si è distinto anche come didatta e promotore culturale: dal 1991 al 1998 ha tenuto corsi di canto moderno, jazz e improvvisazione presso l’Associazione Napoletana Diffusione Jazz, per poi collaborare, dal 2000, con l’Associazione Musicisti Associati di Napoli, organizzando seminari con artisti di fama internazionale come Bob Stoloff, Norma Winstone, Miles Griffith, John Taylor, Ares Tavolazzi e Fabrizio Sferra. Ha calcato i palchi dei principali club e festival italiani, condividendo la scena con figure di primo piano del jazz nazionale come Pietro Condorelli, Maria Pia De Vito, Daniele Scannapieco, Francesco Nastro, Antonio Onorato, Francesco D’Errico e Paola Arnesano.

Ospite in più occasioni di Radio Rai 1, Lomanto ha collaborato anche con l’americano Tony Scott e con il compianto sassofonista Massimo Urbani, due esperienze che hanno contribuito a consolidare la sua identità artistica e internazionale. Dal 2001 è docente nei corsi di formazione professionale dell’Ismez, mentre dal 2004 è voce solista dell’Orchestra Jazz del Conservatorio di San Pietro a Majella, diretta da Pietro Condorelli.

Con la stessa autorevolezza ha poi guidato la sezione vocale dell’Orchestra Napoletana di Jazz (O.N.J.), formazione che ha rappresentato il meglio del jazz campano nei principali festival del territorio. Alla carriera dal vivo si affianca un percorso discografico, con lavori come “Le cose che ho perso” (2000), “Lomanto’s Market” (2003, NoVoices Records) e “The Beatles Album” (2011, Preludio), in cui l’artista reinterpreta i classici dei Fab Four. Oggi, oltre alle sue molteplici attività artistiche, Lomanto è docente di Canto Jazz presso il Conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella”, dove continua a trasmettere la sua visione della musica come forma di libertà e incontro.

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