Jie Chen: atleta cinese e attrice della fiction ‘Mare Fuori’ con una passione inarrestabile per il podismo

NAPOLI – Nell’affascinante intreccio di percorsi di vita, pochi riescono a brillare in più campi come Jie Chen. Nata in Cina e ora residente in Italia, Jie è una poliedrica figura che incarna il connubio tra cultura, sport e arte. Attrice talentuosa, nota per il suo recente ruolo nella popolare fiction “Mare Fuori,” e insegnante appassionata in un istituto di Pozzuoli, Jie ha recentemente aggiunto un’altra dimensione alla sua vita: quella del podismo. Scoperta durante il difficile periodo della pandemia, la sua passione per la corsa è cresciuta rapidamente, portandola a competere in gare prestigiose e a coltivare una disciplina che le permette di conciliare le sue molteplici responsabilità come madre di due figli, moglie e professionista. In questa intervista, Jie condivide con noi la sua straordinaria storia di determinazione, il suo approccio alla vita e il suo motto ispiratore, “Volere è potere,” che guida ogni sua impresa. Scopriamo insieme come questa donna dalle mille sfaccettature affronta le sfide quotidiane e quali sono i suoi prossimi grandi obiettivi. Tesserata con  la società sportiva “Run For Love Projetc Anna Cerbone” presieduta da Gaetano Brilla.

Jie, grazie per aver accettato questa intervista. La tua storia è davvero ispirante. Cominciamo dall’inizio: come hai scoperto la passione per la corsa?

E’ stato durante il periodo della pandemia, mentre facevamo lezione in DAD. Un mio alunno, che fa podismo, mi raccontava quanto correre lo aiutasse a sentirsi meglio. Così, un giorno gli ho chiesto se potevo unirmi a lui. Non avevo mai corso seriamente prima, ma sentivo il bisogno di fare movimento. Ho messo le scarpette e siamo usciti per una corsa. Mi sono trovata a correre per otto chilometri senza fermarmi e senza sentire stanchezza. Tornata a casa, ero felice e soddisfatta. È stato lì che ho capito quanto la corsa potesse essere liberatoria.

Hai menzionato il periodo della pandemia. Come è stato per te affrontare quel momento difficile e come ha influenzato la tua vita?

La pandemia è stata una sfida enorme per tutti. Essendo un’insegnante, adattarsi alla didattica a distanza è stato impegnativo. Sentivo di dover trovare un modo per sfogare lo stress e mantenere un equilibrio mentale. La corsa è diventata una valvola di sfogo essenziale. Correre mi ha aiutato a rimanere positiva e a gestire meglio le pressioni del lavoro e della vita quotidiana. E’ diventata una parte fondamentale della mia routine e mi ha dato un nuovo senso di scopo.

Davvero incredibile! Da quel giorno hai continuato ad allenarti regolarmente. Come sei riuscita a conciliare questa nuova passione con il tuo lavoro e la famiglia?

Non è stato facile, ma la passione rende tutto possibile. Mi sveglio all’alba per allenarmi, così posso dedicare tempo alla famiglia e al lavoro durante la giornata. A volte corro anche di sera. È una questione di organizzazione e di voglia di farlo. Quando trovi qualcosa che ami davvero, il tempo lo trovi. Mio marito e i miei figli sono molto comprensivi e mi sostengono in questo percorso. Anche loro sono stati ispirati a essere più attivi, il che è una cosa meravigliosa.

Dopo solo pochi mesi di allenamenti, hai deciso di partecipare alla tua prima gara, la “Spaccanapoli”. Com’è stata quell’esperienza?

E’ stato emozionante e un po’ spaventoso allo stesso tempo. Ma volevo mettermi alla prova. La “Spaccanapoli” è stata la mia prima gara di dieci chilometri e classificarmi prima nella mia categoria (SF35) è stato un vero successo. Mi ha dato la spinta a continuare e a credere nelle mie capacità. Mi ricordo ancora l’energia della folla e l’adrenalina al traguardo. È stato un momento di grande orgoglio e realizzazione.

E poi hai affrontato le maratone di Firenze e Roma. Quali sensazioni hai provato a completare la tua prima maratona?

Completare la maratona di Firenze in 4 ore e 13 minuti è stato un momento indimenticabile. È stata dura, ma ogni chilometro era una sfida con me stessa. Ho imparato molto sul mio corpo e sulla mia mente. La maratona di Roma è stata altrettanto speciale, con i suoi panorami mozzafiato. Correre in queste città storiche è un’esperienza unica. Ogni volta che attraversavo un monumento o una piazza storica, mi sentivo parte di qualcosa di più grande.

E adesso il tuo prossimo obiettivo è la maratona di New York. Cosa significa per te partecipare a questo evento?

Partecipare alla maratona di New York è un sogno che si avvera. Correre attraverso i quartieri della Grande Mela sarà emozionante. È una delle maratone più iconiche del mondo e sono entusiasta di farne parte. Per me sarà un’esperienza incredibile sia a livello personale che sportivo. Sarà la mia prima volta a New York e non vedo l’ora di esplorare la città in questo modo unico.

Hai qualche consiglio per le donne che vogliono avvicinarsi alla corsa?

Assolutamente! Dico sempre alle donne di indossare le scarpette e provare a correre. La corsa fa bene sia alla mente che al corpo. Ti dà una sensazione di libertà indescrivibile. Il mio motto è “Volere è potere”. Non importa da dove parti, l’importante è iniziare e non mollare mai. È fondamentale ascoltare il proprio corpo e trovare un ritmo che funzioni per sé. Non bisogna avere paura di iniziare piano e gradualmente aumentare. Ogni piccolo passo è un traguardo.

E per quanto riguarda la dieta, segui un regime alimentare particolare?

(Ride!) In realtà, mi piace mangiare e adoro la cucina mediterranea, anche se a volte può essere un po’ pesante. Non seguo una dieta rigida, ma cerco di stare attenta all’alimentazione soprattutto prima delle gare. L’importante è trovare un equilibrio e ascoltare il proprio corpo. Mi piace godermi un buon pasto con la mia famiglia, ma prima delle gare mi assicuro di mangiare in modo più leggero e nutriente per essere al meglio delle mie capacità.

Come riesci a motivarti nei giorni in cui non hai voglia di correre?

Ci sono sicuramente giorni in cui è difficile trovare la motivazione. In quei momenti, penso a come mi sentirò dopo l’allenamento. La sensazione di benessere e soddisfazione che provo dopo una corsa mi spinge a uscire anche quando il tempo è brutto o sono stanca. Inoltre, avere obiettivi chiari, come una gara in programma, aiuta molto a mantenere la motivazione. A volte, semplicemente mettere le scarpe da corsa e uscire dalla porta è la parte più difficile; una volta iniziato, il resto viene da sé.

Jie, grazie mille per il tuo tempo e per aver condiviso la tua storia con noi. Ti auguriamo tutto il meglio per la maratona di New York e per i tuoi futuri progetti.

Grazie a te! E’ stato un piacere condividere la mia esperienza. Sono entusiasta di vedere cosa mi riserva il futuro e spero che la mia storia possa ispirare altre persone a trovare la loro passione e seguirla con tutto il cuore.

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