MILANO – Dopo nove Scudetti consecutivi la Juventus abdica. Tutti i cicli prima o poi finiscono e quello del club bianconero non fa eccezione. La sconfitta interna contro il neopromosso Benevento è il punto più basso della stagione, insieme all’eliminazione dalla Champions League per meno del Porto, con l’allenatore Andrea Pirlo sempre più sul banco degli imputati insieme alla società a ai giocatori. Perché anche dopo nove anni di vittorie alla Juve non sono ammessi fallimenti e quello di quest’anno lo è a tutti gli effetti: 11 punti in meno rispetto alla scorsa stagione, -10 dall’Inter del grande ex Antonio Conte e fuori dalla Champions contro una squadra sulla carta inferiore. Il tutto con un Cristiano Ronaldo in squadra e capace di garantire già oltre 30 gol tra tutte le competizioni.
Il momento no della Juve
Nel dopo gara contro il Benevento, il cfo Fabio Paratici si è affrettato a confermare la fiducia in Pirlo ma lo stesso era avvenuto lo scorso anno con Maurizio Sarri e due anni fa con Max Allegri. Poi tutti sanno come sono andate le cose. “Abbiamo una nostra programmazione, non è una partita che sposta le nostre idee. Abbiamo una linea che abbiamo intrapreso non solo all’inizio di quest’anno ma anche l’anno scorso. Andiamo avanti per la nostra strada”, ha dichiarato un Paratici a sua volta dal futuro incerto.
Il dirigente è con il contratto in scadenza e per ora il rinnovo non è ancora arrivato. Dal canto suo, Pirlo per la prima volta non è apparso così sicuro di restare in sella anche il prossimo anno. “Ci sarà una società che deciderà, io continuo a lavorare giorno per giorno, partita dopo partita, per cercare di fare del mio meglio. Poi alla fine ognuno tirerà le somme”, ha detto.
I prossimi impegni
Parole di circostanza, ma che nascondono una naturale inquietudine visti i risultati e soprattutto le prestazioni di una squadra incapace di trovare una continuità di rendimento dall’inizio della stagione. Decisive saranno le settimane successive alla pausa per le Nazionali, quando la Juve affronterà il Toro nel Derby poi il recupero (a questo punto decisivo in chiave Champions) con il Napoli, il doppio confronto con l’Atalanta tra campionato e finale di Coppa Italia, il Milan e l’Inter. Un tracollo in campionato con una conseguente mancata qualificazione in Champions, a quel punto potrebbe essere fatale per Pirlo.
Il ritorno di Allegri?
Di sicuro, in caso di divorzio con il Maestro, uno dei candidati per la panchina della Juve potrebbe essere Max Allegri. Nel rompere un lungo silenzio, il tecnico toscano ha ammesso di voler tornare ad allenare a giugno e non ha escluso un clamoroso ritorno a Torino. “Sono rimasto in ottimi rapporti con Andrea Agnelli. Sono stati anni irripetibili e sono molto legato alla Juventus. Ci tornerei? Non lo so, ora è impossibile dirlo”, ha detto Allegri. Per la serie, mai dire mai…
(LaPresse/di Antonio Martelli)