MILANO – La ‘tempesta nel deserto’ è passata, ma negli occhi restano ancora dei granelli di polvere. Perché in casa Juventus la sconfitta di Riad non rappresenta solo il mancato raggiungimento del primo obiettivo stagionale. Ma porta con sé anche delle riflessioni che potrebbero segnare il proseguo del cammino bianconero in campionato, una volta smaltita la pausa per le feste. Il day after di Supercoppa è ovviamente un misto di delusione e punti interrogativi. La seconda resa alla Lazio, dopo quella del campionato, sarà sviscerata a dovere da Sarri insieme alla squadra.
Vero che la squadra di Inzaghi viaggia con il vento in poppa ed è una delle formazioni più in forma del momento in campionato. E lo ha confermato anche in Arabia. Ma la sfida ha messo a nudo alcuni dei limiti di una corazzata, quella bianconera, che nelle ultime stagioni poche volte si è mostrata vulnerabile come a Riad. Le ultime prestazioni avevano fatto dire a Sarri “Ora mi sto divertendo”. L’organizzazione di una Lazio che ormai gioca a memoria ha riportato i bianconeri sulla terra. Niente di irreparabile, ovviamente: ma gli sbagli in terra d’Arabia devono diventare una lezione per il futuro.
(LaPresse)