SAN PIETROBURGO – Se nella pratica Belgio-Inghilterra varrà comunque poco, ben altra storia è invece il confronto che metterà di fronte Harry Kane e Romelu Lukaku per il titolo di capocannoniere della rassegna. Il gradino basso del podio, storicamente, non ha mai rappresentato una grande spinta per dare slancio e fascino alla finalina. In questo caso però le due squadre saranno guidate da motivazioni extra. In palio la scarpa d’oro del Mondiale. L’inglese guida a quota 6, segue l’ariete belga attardato a 4. Domani sarà soprattutto la loro sfida.
L’incrocio già nel girone tra Kane e Lukaku
Un confronto tra i centravanti delle due nazionali eliminate in semifinale era già avvenuto nella fase a gironi, con i fiamminghi primi classificati proprio grazie all’1-0 dello scontro diretto firmato Januzaj. Due i gol di Lukaku contro Panama, che si è ripetuto con altrettanti acuti nel pirotecnico 5-2 alla Tunisia. Kane, anch’egli a segno due volte contro gli africani, ha addirittura centrato l’hat-trick contro i modesti centroamericani. Al bomber del Tottenham si aggiunge anche un penalty (tre in tutti i tiri vincenti dagli 11 metri) contro la Colombia agli ottavi. Un bottino, quello delle 10 reti complessive dei due pivot, che ha sfruttato soprattutto le modeste avversarie iniziali. Entrambi sono stati infatti presi di mira in patria e tacciati come principali responsabili delle eliminazioni contro Francia e Croazia.
Belgio esordiente, Inghilterra già terza nel 1990
Alla fine ‘calcio non è tornato a casa’, come invocava il coro-tormentone dei supporter britannici in questi giorni. La storia calcistica della nazionale inglese, ricca soprattutto di insuccessi e delusioni, ha portato del resto poche volte i Tre Leoni a questi livello in ambito iridato. Dopo la vittoria casalinga del 1966 (con tanto di polemiche legate al gol fantasma di Hurst), l’Inghilterra era arrivata così avanti solo nei mondiali italiani nel 1990. Ad eliminarli era sta la Germania poi campione, mentre l’Italia li aveva condannati alla medaglia di legno. Per il Belgio la finale di consolazione è già una prima assoluta. Mai i Diavoli Rossi erano arrivati così avanti ai Mondiali. Resta tuttavia la sensazione che la generazione d’oro degli Hazard, Mertens, De Bruyne e gli altri abbia sprecato l’occasione più ghiotta per puntare alla gloria.
