
CASTEL DI SANGRO – C’è una luce abbagliante nel cantiere Napoli. Una luce che disegna calcio e dispensa leadership e carattere a piene mani, candidandosi dopo meno di un mese nello spogliatoio azzurro a trascinatore assoluto. Contro il Brest, Kevin De Bruyne ha mostrato perchè è un calciatore di caratura superiore, in una parola un fuoriclasse. Nonostante la sconfitta per 2-1 contro il Brest, l’ex capitano
del Manchester City ha brillato per qualità e visione di gioco, incantando il pubblico con giocate di altissimo livello e sfiorando anche il goal
con uno spettacolare colpo di tacco al volo.
Schierato come mezz’ala accanto a Lobotka in un centrocampo a tre completato da un inedito Raspadori ‘alla McTominay’, De Bruyne si muove con intelligenza tra le linee, cercando costantemente di avviare l’azione e fluttuando tra centrocampo e attacco come i trequartisti di una volta. Una scelta tattica ben precisa e voluta da Antonio Conte: il tecnico vuole impiegare KDB come jolly, impiegandolo in più ruoli e sfruttandone anche la propensione offensiva. Non è un caso che l’unica occasione del Napoli del primo tempo l’abbia confezionata proprio il belga, con un colpo di tacco volante che si stampa sul palo.
Nella ripresa, il belga, apparso anche in progresso di condizione fisica, alza i giri del suo motore. Il gol del 2-1 di Lucca nasce da un suo lancio millimetrico di 50 metri dalla mediana. Poi, da mezz’ala, si sposta più vicino a Lukaku quasi nel ruolo di seconda punta e sfiora nuovamente il gol con un potente mancino dal limite, respinto da Coudert. Ed è proprio allora che KDB sprona i compagni, quasi li richiama. Lui, 34 anni e un bacheca zeppa di trofei, non ci sta a perdere neppure un’amichevole estiva. Un messaggio che passa forte e chiaro ai nuovi compagni di sqadra. Che si dovranno adeguare in fretta. Perchè De Bruyne è abituato a vincere. E da leader vuole continuare a farlo anche al Napoli.