KIEV – L’esercito russo ha preso il controllo della più grande centrale nucleare d’Europa, quella di Zaporizhzhia, dopo un attacco nel cuore della notte che ha provocato un vasto incendio e ha scatenato l’allarme per una possibile catastrofe mondiale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che si è rischiata la “fine dell’Europa”. Mosca ha respinto le accuse di aver deliberatamente attaccato la centrale e ha sostenuto invece che si è trattato di una risposta a una provocazione messa in atto da sabotatori ucraini nella zona circostante la centrale. Tre soldati ucraini sono stati uccisi e due sono rimasti feriti. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica non c’è stata una fuoriuscita di radiazioni e nessun reattore della centrale nucleare è “stato colpito” o è rimasto compromesso. Il mondo ha evitato per un soffio una catastrofe nucleare, ha detto l’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield. Nel fine settimana proseguiranno i negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Lo ha confermato lo stesso presidente russo Vladimir Putin in un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Putin, in una conversazione con il leader autoritario della Bielorussia Alexander Lukashenko ha sottolineato che gli obiettivi dell’operazione russa saranno completamente raggiunti. Il leader in serata ha firmato una controversa legge che introduce misure penali, fino a 15 anni di detenzione, e pesanti multe in caso di ‘notizie false’ che screditano l’esercito russo. La mossa ha provocato da parte dell’emittente britannica Bbc il ritiro dei giornalisti dalla Russia. Mentre il periodico russo Novaya Gazeta ha annunciato che rimuoverà dal suo sito web i contenuti sulle azioni militari russe per evitare sanzioni. Mosca da parte sua ha deciso di bloccare sia Facebook che Twitter. Gli attacchi in territorio ucraino sono proseguiti per tutta la giornata e Kiev ha continuato a chiedere all’Occidente di introdurre una no fly zone su tutto il Paese. Ma la Nato ha ribadito la sua contrarietà alla mossa per evitare che la guerra si allarghi su scala globale. Al termine della ministeriale Esteri, il segretario generale Jens Stoltenberg ha avvertito che i “prossimi giorni saranno peggiori con altre morti e sofferenza”.
“I corridoi umanitari sono fondamentali, evacuare i civili è un aspetto fondamentale della nsotra azione. Non solo degli italiani che sono ancora lì ma delle parti più fragili tra i cittadini ucraini”, ha detto da Bruxelles il titolare della Farnesina Luigi Di Maio. Da parte dei ministri degli Esteri del G7 è arrivata la richiesta alla Russia di evitare attacchi, in particolare vicino alle centrali nucleari, e la promessa che chi ha commesso crimini di guerrà sarà perseguito. Inoltre si sono detti favorevoli a un accordo tra Kiev e Mosca per garantire la sicurezza delle centrali nucleari. Intanto Mosca continua a diffondere notizie secondo cui il presidente Zelensky sarebbe fuggito dall’Ucraina nascondendosi in Polonia. Affermazioni smentite dagli ucraini. Dall’inizio del conflitto più di 1,2 milioni di persone sono fuggite nei paesi vicini, tra cui circa mezzo milione di bambini, ha riferito l’Onu e il consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha votato a stragrande maggioranza per avviare un’indagine di alto livello sulle violazioni commesse a seguito dell’invasione russa.
(LaPresse)