VIENNA – Un risultato che non sarà omologato. Ma poco importa. Perché il valore dell’impresa compiuta è davvero inestimabile. L’ha portata a termine il keniano Eliud Kipchoge che ha infranto la barriera delle due ore in una maratona.
L’impresa di Kipchoge
È accaduto al Prater di Vienna dove, al di là come detto del risultato ufficiale, è stata scritta la storia. Il campione olimpico ha infatti corso i 42,195 chilometri in 1 ora, 59 minuti e 40′ secondi abbattendo per la prima volta nella storia il muro delle 2 ore. Un’impresa assoluta, dunque, la miglior prestazione mondiale di sempre in maratona. Nella storia nessun uomo era riuscito a correre i 42,195 chilometri in questi tempi. Il record mondiale ufficiale in una gara omologata appartiene infatti sempre a Kipchoge ed è di 2 ore, un minuto e 39 secondi.
Originario della contea di Nandi, 34 anni, Kipchoge nella sua impresa è stato supportato da 36 ‘lepri’ che si sono alternati lungo il percorso. L’evento, annunciato nei giorni scorsi, è stato preparato nei minimi dettagli, anche dal punto di vista meteorologico. Il percorso consisteva in un anello di poco più di 9 chilometri e mezzo , da ripetere quattro volte e una frazione, con un tracciato all’interno del parco del Prater. Nessun risultato ufficiale, dunque, ma un messaggio importante.
Il messaggio
Quello di ispirare ogni persona a spingersi oltre i propri limiti, oltre i limiti umani: “Ognuno di noi – ha detto Kipchoge – se si prepara nella sua vita può raggiunge risultati impossibili. “Volevo ispirare tante persone, nell’idea di spingersi oltre i limiti umani, ci ho provato tante volte e questa volta ci sono riuscito”. Nessuno ha pensato per un attimo al fatto che l’impresa non fosse ufficiale. Perché a Vienna è stata scritta la storia, con un messaggio importante che nessuno potrà mai dimenticare.