La battaglia tra i De Micco e il gruppo dell’isolato 107

NAPOLI – A Ponticelli c’è uno dei fronti aperti per quanto riguarda le guerre di camorra per il controllo del malaffare. Attualmente il clan più potente nella periferia Est di Napoli è la cosca dei De Micco. Però negli ultimi mesi i Bodo hanno trovato la resistenza di una cellula dei De Luca Bossa, nemici storici che sembravano spalle al muro dopo l’uccisione di Alessio Bossis, reggente del gruppo criminale ammazzato nel parcheggio di un centro commerciale a Volla, e la retata di fine novembre 2022, quando le forze dell’ordine catturarono capi e gregari del gruppo del Lotto O. Ci sono voluti mesi, però, pare che i De Luca Bossa abbiano rialzato la testa. Questo grazie all’intraprendenza del gruppo dell’isolato 107. Pare che gli appartenenti di abbassare la testa dinanzi ai De Micco non ne vogliono proprio sapere, nonostante gli ultimi accadimenti, Nel giro di un mese a Ponticelli è stato ammazzato Pietro Emanuele Montefusco, fratello del boss Salvatore Montefusco e sono stati arrestati lo stesso capo e suo figlio Carmine. Chi pensava che il gruppo dell’isolato 107 potesse già tirare i remi in barca è rimasto deluso. Gli eredi dei De Luca Bossa non intendono indietreggiare nella battaglia contro i De Micco per il controllo delle piazze di spaccio. La faida è già ripresa, come dimostra l’uccisione di Pietro Emanuele Montefusco, ammazzato a inizio luglio sotto il ponte di via Argine, a pochi passi dalla sua bancarella di rotoli di carta. L’esecuzione apparve subito come un avvertimento nei confronti del fratello, arrestato dai carabinieri qualche settimana più tardi con l’accusa di estorsione, la stessa che ha consentito ai militari dell’Arma di catturare anche il figlio Carmine. Nonostante i due esponenti principali del gruppo dell’isolato 107 siano in carcere, gli affiliati intendono continuare a tenere testa ai De Micco, i quali possono contare su un numero maggiore di uomini e armi a disposizione. Il gruppo dell’isolato 107 è alla ricerca di alleati per acquistare le batterie di fuoco da utilizzare contro i Bodo. Per questo motivo nella periferia Est di Napoli sono aumentati i controlli di carabinieri e polizia, che intendono far sentire la loro presenza in maniera più assidua, così da evitare che nella guerra di camorra venga sparso altro sangue.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome