La camorra a Napoli, catturato il boss di Bagnoli: era ricercato da due mesi

Il boss Massimiliano Esposito

NAPOLI – Era irreperibile da quasi due mesi, Massimiliano Esposito, boss di Bagnoli. “Lo scognato” è stato catturato dagli agenti di polizia a Qualiano, Comune a Nord di Napoli. Elemento di spicco della criminalità organizzata, pare che sia stato scovato in un albergo poco dopo la mezzanotte e che fosse da solo.

Era sfuggito al blitz durante il quale furono notificate ordinanze anche alla moglie, ai figli e ad altri indagati ritenuti vicini al clan Esposito-Nappi e responsabili, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, detenzione di armi – comuni e clandestine – e porto il luogo pubblico delle stesse, ricettazione e favoreggiamento personale, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Difeso dall’avvocato Rocco Maria Spina, si esclude che Massimiliano Esposito possa essere sottoposto già all’interrogatorio di garanzia già nelle prossime ore. Esposito si era sottratto a inizio settembre dall’ordinanza cautelare sull’associazione a delinquere di stampo mafioso, mentre era caduta per carenza di gravi quadri indiziari quel contestuale che gli contestava l’omicidio di Antonio Ivone, ucciso il 29 agosto 2000 nel Rione Traiano. Per questa vicenda sono state rese note le motivazioni: le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia non sono state ritenute congruenti.

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