NAPOLI – Fibrillazioni tra i Caldarelli e i Mazzarella al rione delle Case Nuove nel quartiere Mercato.
Da sempre buoni amici, ma da qualche tempo sgomitano nelle palazzine a ridosso del rione delle Case Nuove.
Vediamo perché. Secondo le ultime informative della squadra mobile della questura, i rampolli dei Caldarelli hanno provocato una quasi scissione. Hanno creato scompiglio alle Case Nuove con il sostegno dei Mazzarella. E questo non è andato giù ai vertici dei Caldarelli, che non vogliono il caos nella loro zona, per non attirare i riflettori delle forze dell’ordine. C’è stata una dura presa di posizione. Del tipo: qui siamo a casa nostra e si fa quello che diciamo noi. Con una tirata d’orecchie ai giovani emergenti: fate meno rumore e siate meno rampanti. Così non va bene. Le informazioni sono sul tavolo degli inquirenti. E trovano riscontro nei recenti fatti di cronaca al rione delle Case Nuove.
Adesso è arrivato l’ordine dall’alto: stop ai disordini, anche se c’è il sostegno dei Mazzarella.
Sempre secondo la Procura, sono arrivati a un passo dalla spaccatura tra la vecchia guardia dei Cardarelli e le nuove leve, la cosiddetta manovalanza (ragazzi di 20 e 30 anni, che si muovono per conto e nome del clan).
Non solo. Serviva preservare i buoni rapporti di vicinato con i Mazzarella, che si erano incrinati nelle ultime settimane. Soprattutto in un momento delicato come questo, dove le inchieste hanno indebolito tutte le organizzazioni con decine di arresti eccellenti.
Sul fronte opposto c’è la minaccia dei Contini del Vasto. Anche loro fiaccati dalle inchieste (basta ricordare il recente arresto di Nicola Rullo). Ma possono contare sull’Alleanza di Secondigliano e avanzano verso il centro storico (quartier generale dei Mazzarella). Senza contare che a due passi c’è il rione Case Nuove, roccaforte dei Caldarelli.
Proprio i Mazzarella-Caldarelli sono stati colpiti da due recenti inchieste, che in poche settimane hanno disarticolato i ‘quadri’. La prima a gennaio con 19 arresti e l’altra a luglio con 22 persone fermate (tra gli altri, è stato fermato Vincenzo Caldarelli). Non poche.
La tensione nel centro storico è alta da mesi, da quando i Contini hanno deciso di ridisegnare i confini con i Mazzarella, sfruttando le assenze ‘pesanti’ nei rivali storici (tra cui Ciro Mazzarella). In questo scenario i nervi sono a fior di pelle e basta uno sconfinamento, per scatenare dure reazioni. I Decumani sono considerati sotto il controllo dei Mazzarella, mentre la zona di Forcella è controllata dai Giuliano. Sono un avamposto contro i Contini.
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