La camorra a Napoli, tregua tra i Licciardi e il Don Guanella

NAPOLI – Calma apparente nell’area nord della città. Siglata la pace tra i Licciardi e gli alleati del rione Don Guanella. Evitata una guerra interna con un summit tra i vertici. Lo raccontano le ultime informative della questura e dell’Arma. Il capo del gruppo del Don Guanella, soprannominato Michelò, è stato convocato dai vertici. Al tavolo si è detto che bisogna rispettare le gerarchie ed evitare disordini interni in nome degli affari. Soprattutto non servono i riflettori di Procura e forze dell’ordine. Il caos attira gli inquirenti.
Non solo. A breve saranno scarcerati pezzi da novanta degli Amato-Pagano e i Licciardi dovranno farsi trovare pronti e compatti. Ora la minaccia arriva dagli Scissionisti.
Al Don Guanella c’è una costola dei Licciardi, la paranza alleata forse più importante della Masseria Cardone. Ma negli ultimi tempi ci sono state insubordinazioni e la vecchia guardia ha chiamato tutti a raccolta: serve ordine. Il gruppo ha sempre avuto una catena di comando rigida, che fa riferimento alla famiglia. Qualcosa era cambiato negli ultimi mesi: la paranza del Don Guanella adottava scelte in autonomia e questo non andava bene. Si è rischiato di fare una scissione, che avrebbe avuto risvolti imprevedibili. Una rottura insanabile tra la vecchia guardia e il gruppo del Don Guanella. Serviva fare qualcosa e in fretta.
I Licciardi non tollerano le rivolte e controllano le palazzine con una catena di comando, che arriva fino alla Masseria Cardone.
Secondo gli inquirenti, ad oggi sono i più solidi nell’area nord, insieme agli Scissionisti. Per un motivo: i Licciardi sono inseriti nel cartello dell’Alleanza di Secondigliano, insieme ai Contini del Vasto e ai Mallardo di Giugliano. Per questo continuano a monopolizzare gli ‘affari’ nelle palazzine popolari, nonostante gli arresti eccellenti. Basta ricordare – tra gli altri – quelli di Maria Licciardi e Paolo Abbatiello.
Fino a oggi i Licciardi e gli Amato-Pagano non si sono pestati i piedi. Solo per quieto vivere, per usare parole degli investigatori.
I Licciardi sanno che non possono farsi trovare impreparati. Tra non molto usciranno due personaggi di primo piano degli Scissionisti, che continuano ad avanzare verso Miano, Chiaiano e Scampia. La situazione qui è tesa da sempre. Tutti vogliono evitare le guerre. Gli Amato-Pagano sono riusciti con la diplomazia a evitare scontri frontali negli ultimi mesi, dopo liti e scaramucce. Ma fino a quando potrà durare?.

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