La camorra a Napoli, le mire dei Di Lauro su Secondigliano

NAPOLI – La cattura di Antonio Coppola, ritenuto dagli inquirenti il reggente della Vanella Grassi, potrebbe far cambiare ancora una volta gli scenari nella periferia Nord di Napoli. La cosca attiva a Secondigliano negli ultimi mesi ha subito duri colpi dalle forze dell’ordine. Il 30enne, infatti, era salito al potere dopo che anche Salvatore Petriccione, era finito tra le maglie della giustizia. La cosca si sta già riorganizzando. Ma potrebbe essere troppo tardi per mantenere il controllo delle piazze di spaccio. Da tempo, infatti, gli investigatori sono in allerta per i segnali spediti dai Di Lauro. Lo storico clan fondato da ‘Ciruzzo o’ milionario’ si è messo alle spalle gli arresti eccellenti del passato ed è tornato a rimettere in piedi i suoi business principali. E’ dalla vendita degli stupefacenti che il gruppo criminale trae i maggiori profitti.

Le piazze di spaccio di Scampia sono già state tutte riaperte. Ora la cosca intende impadronirsi di nuovo di quelle di Secondigliano. Con la Vanella Grassi spalle al muro dopo gli arresti degli ultimi due capi, i Di Lauro potrebbero avere ancora più chance di riconquistare il quartiere definitivamente. Chi credeva che il gruppo potesse abbandonare la scena dopo la cattura di Marco Di Lauro, avvenuta due anni e mezzo fa, si è sbagliato di grosso. Gli eredi di Paolo Di Lauro in carcere ormai da 17 anni, hanno saputo resistere alle faide e agli arresti messi a segno dalle forze dell’ordine. La strategia del gruppo malavitoso è cambiata. Le piazze di spaccio restano il business principale, ma il cartello ha anche deciso di diversificare gli investimenti. Secondo gli investigatori, pare che i Di Lauro abbiano fatto il loro ingresso nell’alta finanza. Da anni prosegue la caccia a prestanome e colletti bianchi, ma sembrerebbe che il clan sia stato abile a non lasciare tracce. Gli inquirenti, però, sono pronti ad approfittare del primo passo falso per smascherare il progetto criminale.

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